Tanto tuonò che non piovve. L’affare che avrebbe dovuto portare Bremer all’Inter sembrava sul punto di essere concluso, ma alla fine i nerazzurri hanno tirato troppo la corda e nella trattativa si è inserita la Juventus: così, a meno di nuovi ma a questo punto improbabili colpi di scena, il centrale brasiliano nella prossima stagione indosserà la casacca bianconera. Cherubini e il suo staff hanno sorpassato all’ultima curva l’Inter: ecco, quindi, che la giornata del 19 luglio si è rivelata decisiva per far sì che Gleison Bremer non imboccasse la Milano-Torino ma si limitasse a raggiungere l’altra sponda del Po. Ieri sera, poco prima di mezzanotte, il difensore è giunto a Torino in aereo, proveniente dall’Austria, dove si trovava in ritiro con il Torino.

Come si è sviluppata la trattativa

Intorno alle sette di sera di ieri si era diffusa la notizia che Bremer avrebbe salutato i compagni granata e poi sarebbe giunto a Torino in poche ore, come poi è realmente accaduto. Le visite mediche sono state effettuate questa mattina a partire dalle otto e mezza. Attesa a breve la firma, dopo la quale Bremer avrà la possibilità di andare negli Stati Uniti e raggiungere i suoi nuovi compagni e Max Allegri nel ritiro americano. Un bel sospiro di sollievo per il tecnico toscano, che dopo l’addio di Giorgio Chiellini e la partenza di De Ligt si trovava a fare i conti con un reparto arretrato ridotto all’osso, o quasi. L’incontro decisivo si è svolto ieri pomeriggio, intorno alle quattro, a Torino, dove la dirigenza della Juventus ha dialogato con gli agenti di Bremer: è stata quella l’occasione in cui sono stati definiti i vari dettagli del contratto, a cominciare dalla durata – prevista fino al 2027 – e dalla retribuzione: 4 milioni fissi a stagione più 1 milione di bonus.

Una giornata turbolenta

Di certo quella di ieri è stata una giornata a dir poco turbolenta, ma alla fine tutto si è risolto bene, almeno per la Juve e soprattutto per Urbano Cairo, che è riuscito a trarre il massimo da questo affare; l’offerta della Juve, infatti, è stata di 47 milioni di euro, molto più alta rispetto a quella che era stata presentata dall’Inter. Marotta e i tifosi nerazzurri restano con il cerino in mano: dopo essersi visti sfuggire Dybala, ora anche il sogno di Bremer è sfumato. Certo, l’acquisto del brasiliano era stato ipotizzato solo in sostituzione di Milan Skriniar, dato per partente, e a questo punto resta da capire se la cessione dello slovacco al Paris Saint Germain si concretizzerà o no.

Che cosa è successo ieri

Intorno alle tre meno un quarto del pomeriggio di ieri gli esperti di mercato avevano reso noto che il Toro e la Juve si sarebbero incontrati per parlare dell’offerta e arrivare a una proposta formale che i granata avrebbero dovuto valutare. Sul piatto, come detto, 47 milioni di euro, inclusi i bonus. Nel frattempo la squadra granata era partito per la sfida amichevole poi disputata con il Mlada Boleslav. Non c’era, però, Bremer, consapevole del fatto che ormai il trasferimento era cosa fatta: il giocatore, infatti, era rimasto in hotel, dopo aver salutato i compagni. Resta da capire, a questo punto, quale sarà l’atteggiamento dei tifosi torinisti, costretti a vedere uno dei propri beniamini passare agli odiati cugini. Il prossimo derby sarà di sicuro da non perdere.

Una Juve più forte

Di certo fra i più contenti del passaggio del brasiliano in bianconero c’è l’attaccante Dusan Vlahovic, che in occasione dell’ultimo derby era stato marcato proprio da Bremer, che lo aveva messo decisamente in difficoltà. Il centrale sudamericano è stato eletto miglior difensore della Serie A, e ha dimostrato di esaltarsi e dare il meglio di sé soprattutto contro le grandi. Ora avrà il compito di adattarsi agli schemi di Max Allegri e alla sua difesa a 4, dopo aver giocato per anni in un sistema a 3. Non che questo rappresenti un problema per il brasiliano, che non si fa problemi nell’andare in pressione, e anzi ama spingersi fino alla metà campo. Ma l’allenatore bianconero potrà beneficiare di un’altra dote speciale di Bremer, vale a dire la sua abilità sulle palle da fermo, in modo particolare con i colpi di testa. In 110 sfide che ha giocato con il Torino, ha messo a segno ben 13 reti. Certo, resta da capire quale sarà il suo approccio con l’Europa e la Champions League. E c’è anche chi ha ipotizzato il suo arrivo nella Nazionale italiana, complice il passaporto che potrebbe arrivare tramite la moglie. Ma tutto questo accadrà solo nel caso in cui il giocatore non venga prima convocato dal Brasile.

Delusione in casa Inter

Rimane un po’ di amaro in bocca a Milano, dopo che quasi tutti avevano dato per fatto l’affare. All’ultimo, invece, c’è stato un ribaltamento del tavolo, anche perché la Juve ha presentato un’offerta molto più allettante dal punto di vista economico. E non poteva che essere così, visto che la cessione di De Ligt al Bayern Monaco rischiava di mettere in seria difficoltà Allegri, alle prese con una difesa a dir poco raffazzonata. Per quanto l’olandese non sia sempre stato così convincente nei campionati disputati in bianconero, la sua assenza avrebbe rischiato di farsi sentire e non poco: quindi urgeva mettere una pezza e colmare la lacuna. Così si spiega l’improvvisa accelerazione di Cherubini e Nedved per portare a casa Bremer e sottrarlo all’Inter, che a questo punto si trova di fronte a un bivio che si concretizza in un rebus di non facile soluzione: congelare la cessione di Skriniar al PSG dicendo così addio a 70 milioni di euro o proseguire con il trasferimento e mettersi in cerca, in fretta e furia, di un nuovo difensore che prenda il posto dello slovacco? Per Simone Inzaghi il dilemma è di quelli di non facile risoluzione, soprattutto se si tiene conto del fatto che all’inizio del campionato mancano circa tre settimane: non c’è molto tempo per inserimenti ed esperimenti.