Samir Handanovic protagonista di un’intervista rilasciata alla Gazzetta allo Sport. Il portiere sloveno, che difende la porta nerazzurra da ormai dieci anni e che anche nel prossimo campionato sarà il capitano interista, ha parlato della sua militanza nel club meneghino, sottolineando sia le responsabilità che l’onore che derivano da una situazione di questo tipo.
Concetti come identità e appartenenza sono stati chiamati in causa da Handanovic, che dalle pagine della Rosea ha spiegato di essere all’Inter da così tanto tempo per il semplice motivo che in nerazzurro si trova bene e ha avuto la possibilità di crescere, sia come giocatore che con la squadra. Come dire: la fame e la passione continuano a esserci, e per il momento non ci sono ancora segni di stanchezza. In un club storico come l’Inter – ha spiegato Handanovic – era inevitabile che prima o poi i momenti più duri sarebbero stati seguiti dai successi.
Handanovic e il mercato
Il portiere ha parlato anche di mercato, esponendosi tra l’altro in merito al ritorno a Milano di Romelu Lukaku. A questo proposito, Handanovic ha raccontato di non essere rimasto sorpreso dall’arrivo della punta belga, perché era consapevole di come stesse in Inghilterra, con la maglia del Chelsea: in una sua intervista si avvertivano la nostalgia e la malinconia di chi sarebbe tornato all’Inter molto volentieri. Il portiere ha raccontato che Lukaku considera lo spogliatoio nerazzurro positivo, allegro e sano.
A volte nella vita si prendono delle decisioni che sono motivate solo da questioni economiche, ma prima o poi quello che conta di più è star bene. Di conseguenza, se in una certa squadra ci si è trovati bene, è inevitabile che prima o poi si abbia intenzione di farvi ritorno. Sempre nell’intervista alla Gazzetta, Handanovic ha raccontato di non aver detto niente a Lukaku per il semplice motivo che non ce n’era bisogno. Il rapporto tra i due è scherzoso e allegro, fatto anche di prese in giro, soprattutto perché Lukaku tende ad arrabbiarsi molto anche quando perde una semplice partitella di allenamento.
In realtà, a livello di spirito di squadra, è come se il belga non se ne fosse mai andato: come persona Lukaku è uguale a prima, dice Handanovic, mentre per il resto sarà il campo a parlare.
Radu e lo scudetto dello scorso anno
Sono molti i tifosi nerazzurri convinti che lo scorso anno lo scudetto sia stato perso soprattutto per colpa della papera di cui si è reso protagonista Ionut Radu contro il Bologna. A proposito di questo, Handanovic ha rivelato che quel che è successo in quella famosa partita di recupero di campionato è stato fonte di amarezza e di dispiacere, ma in fin dei conti la vita è proprio questa.
Inoltre, secondo lo sloveno le sorti di una stagione intera non possono mai dipendere da una singola partita. Come è andata questa primavera, allora? Handanovic ha raccontato che quella sera non disse nulla a Radu, mentre il giorno dopo gli parlò e gli confidò che quello sbaglio lo avrebbe aiutato a migliorare sia come giocatore che come persona. Compirà altri errori, Radu, ma – secondo Handanovic – avrà l’opportunità per mettere in mostra le proprie doti.
La concorrenza di Onana
Certo, quest’anno Samir dovrà fare i conti con la concorrenza di Onana, e la situazione non sarà delle più semplici: entrambi sono consapevoli del fatto che tutti e due vogliono giocare, come è normale e legittimo che sia. La competizione è giusta e, secondo Handanovic, potrebbe far bene a tutti. Dal punto di vista tecnico, il capitano nerazzurro ha spiegato di essere molto diverso da Onana: uno proviene dalla scuola italiana, mentre l’altro arriva dalla scuola del Barcellona.
Ci sono differenze, quindi, sul modo di parare e sulla posizione, ma anche più in generale sul modo di rimanere in porta. Anche questa differenza è da considerare un aspetto positivo, comunque. D’altro canto nel corso di una stagione ci sono un sacco di partite, praticamente una ogni tre giorni: quindi tutto può accadere, fermo restando che a prendere tutte le decisioni è comunque Simone Inzaghi. Handanovic è convinto che dalla competizione potrà trarre vantaggio tutta la squadra, visto che di portieri forti in rosa ce ne sono due.
Skriniar e non solo
Handanovic si è espresso, poi, sulle sorti di Milan Skriniar, spiegando di ritenere indispensabile la permanenza dello slovacco in nerazzurro: per il portiere la squadra non si può permettere di perdere ulteriori pezzi. Lui, comunque, per il momento si allena ad Appiano Gentile in tranquillità.
Invece, a proposito dell’altro Milan, cioè la squadra che ha vinto l’ultimo campionato con una festa scudetto, che ha destato più di qualche polemica, il sempre serafico Handanovic ha dichiarato che ognuno fa quel che pensare essere giusto secondo il proprio stile, e di non aver comunque visto quella festa.