L’Italia è arrivata al primo posto nel medagliere degli Europei di Nuoto che si sono disputati a Roma nei giorni scorsi. Un successo clamoroso, reso ancora più evidente dal fatto che la certezza del primo posto è arrivata addirittura con una giornata di anticipo. In tutto sono state 35 le medaglie ottenute dagli azzurri, di cui 13 d’oro, 13 d’argento e 9 di bronzo.
Un successo su tutta la linea, esaltato da imprese storiche come, per esempio, quella della staffetta 4 x 100 mista uomini, che ha visto scendere in acqua Alessandro Miressi, Matteo Rivolta, Nicolò Martinenghi e Thomas Ceccon.
Emozioni a ripetizione
Come dire: dalla prima all’ultima giornata la Nazionale italiana ha stupito e ha regalato emozioni, dopo il trionfo dei Mondiali. Nella giornata conclusiva della manifestazione di Roma, per esempio, non c’è stato solo l’oro della staffetta, con tanto di tempo record per la manifestazione, ma è arrivato anche il successo individuale nei 100 dorso di Thomas Ceccon.
Sul podio sono salite anche Benedetta Pilato e Simona Quadarella, entrambe medaglia d’argento rispettivamente nei 50 rana e nei 400 stile libero. Secondo posto, poi, per Leonardo De Plano nei 50 stile libero e per Alberto Razzo Razzetti nei 200 misti, mentre i 200 farfalla femminili hanno visto il bronzo di Ilaria Cusinato.
Prestazioni da sogno
Al di là del medagliere, la bravura degli esponenti della nostra Nazionale è stata quella di riuscire ad abbattere i propri limiti e migliorarsi. Solo ieri ci sono stati 2 record personali, e in totale i primati individuali sono stati ben 24.
Ma non è tutto, perché nel giro di appena 7 giorni sono stati registrati ben 5 record nazionali assoluti, a cui si devono aggiungere anche un record nazionale cadetti e un record mondiale junior. Al primo posto della classifica per nazioni con un totale di 1190 punti, l’Italia ha quasi doppiato chi è arrivato al secondo posto, cioè la Francia, ferma a quota 641 punti, mentre sul terzo gradino del podio è arrivata la Gran Bretagna.
Certo, c’è da considerare che questa scorpacciata di medaglie è arrivata anche grazie all’assenza dei nuotatori russi, ma – come si suol dire – gli assenti hanno sempre torto, per quanto non si possa imputare certo agli atleti la colpa della loro latitanza.
Ceccon sempre più campione
Thomas Ceccon si è confermato dopo il trionfo iridato e ha dimostrato di essere un personaggio da copertina sia dentro che fuori dalla piscina. Dopo avere ottenuto il titolo di campione del mondo con un tempo di 51 e 60 centesimi che gli è valso il record mondiale, il veneto è riuscito a trovare altre energie, quasi raschiando il fondo del barile, per conquistare anche la medaglia d’oro continentale, con un successo che dimostra che per lo scledense la vittoria mondiale non è stata un caso.
Tesserato per Leosport e Fiamme Oro, il 21enne vicentino ha vinto l’argento nei 50 dorso e l’oro nei 50 farfalla; così, nei 100 dorso si è presentato senza pressione, ma con la certezza di essere il migliore. Sconfitta la concorrenza di Apostolos Christou, il greco che lo aveva preceduto nei 50 dorso, Ceccon è andato a trionfare salendo sul gradino più alto di un podio che ha visto al terzo posto Yohann Ndoye Brouard. Commosso e felice, Ceccon ha concluso alla grande riscattandosi dalla parziale delusione dell’oro perso nei 50 dorso per soli 4 centesimi.
Allenato da Alberto Burlina, Ceccon è arrivato là dove nessun italiano era mai giunto prima: si tratta, infatti, del primo oro europeo, perché fino ad ora ci eravamo accontentati del bronzo di Sabbioni di sei anni fa a Londra. Ma non è tutto, perché Ceccon è diventato anche il primo atleta di sempre a ottenere nella stessa edizione di un Europeo un oro a stile libero, uno a dorso e uno a farfalla. Al massimo prima era riuscita solo la doppietta tra farfalla e dorso.
La staffetta d’oro
E non si può non citare, in questa marcia trionfale azzurra, la staffetta mista 4 x 100 a sua volta d’oro. Era da 10 anni che gli italiani non salivano sul gradino più alto del podio continentale in questa specialità, e ai tempi l’impresa era riuscita a Filippo Magnini, a Fabio Scozzoli, a Mirco Di Tora e a … Matteo Rivolta, che si è ripetuto anche questa volta.
L’Italia ha lasciato la Francia a più di 4 secondi di distanza, mentre il terzo posto è stato ottenuto dall’Austria. La gara ha visto Ceccon staccare subito il transalpino Ndove Brouard, e a quel punto a Martinenghi non è rimasto che aumentare il margine. La competizione europea si conclude, quindi, proprio come era iniziata: con un oro, visto che la manifestazione aveva preso il via con l’oro nei 400 misti.
Leonardo Deplano
Applausi anche per Leonardo Deplano, che ha stupito sia gli addetti ai lavori che gli spettatori nei 50 stile libero, a soli 2 centesimi di distanza da Benjamin Proud, britannico per due volte campione del mondo. Deplano, che nel 2017 vinse un bronzo ai mondiali junior ed è tesserato per CC Aniene, ha dato il meglio di sé raggiungendo il proprio primato personale, che già aveva ottenuto in semifinale e che quindi è durato poche ore. Ora il record italiano di Andrea Vergani è a 23 centesimi di distanza. Nella stessa gara, Lorenzo Zazzeri è giunto sesto.
Le donne
Uno sguardo anche alle donne è più che doveroso: da citare, per esempio, i 50 rana virati argento di Benedetta Pilato, che già aveva ottenuto il primo posto nei 100 rana. Pilato, che è primatista mondiale e argento iridato, è stata sconfitta ancora una volta da Ruta Meilutité, la lituana che già l’aveva preceduta ai Mondiali.
La britannica Imogen Clark, invece, è arrivata terza e ha negato la gioia del podio ad Arianna Castiglioni. Bene anche Simona Quadarella, oro negli 800, oro nei 1500 e argento nei 400 stile libero. Per lei 3 medaglie di peso, dunque, come era già successo in Scozia e in Ungheria.