Era nell’aria da tempo, ma al tempo stesso era una notizia che nessun appassionato avrebbe mai voluto sentire: Roger Feder ha annunciato il suo ritiro dal mondo del tennis. All’età di 41 anni, il campione svizzero ha deciso che è arrivato il momento di appendere la racchetta al chiodo. Federer ha spiegato che il suo corpo gli ha dato e gli sta dando segnali che non può sottovalutare e che deve imparare ad ascoltare.
Lo svizzero ha diffuso la notizia attraverso un messaggio in video, ma va detto che in realtà non scendeva in campo già da un anno. L’ultimo torneo a cui prenderà parte sarà la Laver Cup che prenderà il via a Londra il prossimo 23 settembre.
Il bilancio di Federer
Nel suo messaggio, lo svizzero ha raccontato di avere disputato oltre 1500 partite, per un totale di 24 stagioni. Federer non è mai stato un campione divisivo, nel senso che tutti lo hanno sempre tifato a prescindere, per la sua classe e per la sua eleganza.
L’ultimo match risale allo scorso anno, e andò in scena a Gran Bretagna: non in un contesto qualunque, ma a Wimbledon. Fu un quarto di finale che Roger perse contro il polacco Hurkacz in tre set. Da allora Federer non ha più disputato una partita ufficiale, e si è divertito nel mondo extra tennis, pur continuando a fare vita da atleta.
I numeri di Federer
Per capire la grandezza del campione che abbiamo avuto la fortuna di vedere e di ammirare da vicino, conviene lasciar parlare i numeri, che sono sempre i più attendibili. Federer è stato il primo atleta della storia del tennis ad aggiudicarsi 20 titoli del Grande Slam, e ha trascorso al primo posto del ranking ATP (la classifica dei migliori tennisti di tutto il mondo) qualcosa come 237 settimane della propria vita.
In tutto ha accumulato 1251 successi, e solo Jimmy Connors ha fatto meglio con 1274 vittorie; ma è quasi superfluo specificare che si trattava di un’altra epoca, e di un tennis diverso. In tutto Federer ha vinto 103 tornei ATP, anche se alcune delle sue partite più belle – quelle che sono entrate nella storia – si sono concluse con una sconfitta: basti pensare alla finale di Wimbledon del 2019, la più lunga della storia del torneo, durata 4 ore e 57 minuti e alla fine terminata con il successo di Djokovic.
Erba, ma non solo
L’erba è stata il regno preferito di Federer, che però ha mostrato la propria classe anche sul rosso. Un campione fuori e dentro al campo, con eleganza ed educazione, lontano dalle urla di tanti presunti talenti di oggi. I numeri che sia Djokovic che Nadal hanno fatto meglio di lui a livello di tornei dello Slam conquistati, ma questo conta poco.
Federer ha vinto a Wimbledon per 8 volte, e fino a questo momento nessuno è stato in gradi di eguagliarlo. È sempre stato onesto, lo svizzero, unico e gentile, capace di parlare in tedesco, in francese e in inglese. La professionalità e la disponibilità sono state due dei suoi marchi distintivi e dei tratti peculiari del suo carattere, Non è mai stato un tennista che celasse le emozioni, al punto che nel 2003, dopo che vinse il suo primo Wimbledon contro Mark Philippoussis, lo svizzero venne ribattezzato da un tabloid britannico Roger il Piagnone, perché si era commosso in campo.
Un problema alla schiena aveva fatto sì che nel 2003 venisse dichiarato inabile al militare, mentre il torneo di Gstaad gli ha permesso di vincere due mucche. Nel 2019 Federer si è sposato con Mirka Vavrinec, in una cerimonia ristretta che ha visto la partecipazione di meno di 40 persone, nessuna delle quali appartenente al mondo del tennis.
È padre di 4 figli, due coppie di gemelli: si chiamano Myla Rosa, Charlene Riva, Lenny e Leo. Due coppie di gemelli: anche in questo Federer è stato unico e lontano dall’ordinario.
Un giorno tanto atteso
Era un giorno atteso: tutti sapevano che prima o poi sarebbe arrivato, tutti sapevano che non sarebbe stato facile accettarlo. Il campione ha spiegato che in futuro con tutta probabilità giocherà ancora, ma di certo non in un torneo del circuito e tantomeno in un torneo del Grande Slam.
Dopo aver ringraziato tutti i tifosi e gli appassionati che gli sono stati vicino, Federer ha raccontato che quella che ha preso è stata una decisione amara e dolce al tempo stesso, mettendo in evidenza quanto gli mancherà ciò che il circuito è stato in grado di dargli nel corso degli anni.
Al contempo, lo svizzero ha invitato tutti a festeggiare, spiegando di ritenersi uno degli uomini più fortunati al mondo, grazie al particolare talento di cui è in possesso per il tennis.
L’omaggio di Wimbledon
Dopo che si è diffusa la notizia ufficiale, sui social network hanno iniziato a circolare numerosi omaggi dedicati al tennista svizzero, mentre tanti campioni di oggi e di ieri hanno voluto commentare l’evento.
Anche l’account ufficiale di Twitter del torneo di Wimbledon ha salutato il campione, scrivendo che assistere al suo viaggio è stato un privilegio. In effetti Federer è stato un giocatore amato da tutti: Carlos Alcaraz, da poco numero 1 al mondo e recente trionfatore agli US Open, ha pubblicato un tweet con un cuore spezzato, scrivendo poi che Roger è stato per lui una fonte di ispirazione e uno dei suoi idoli.
Il grande amico Stan Wawrinka, invece, ha commentato con l’emoji di una capra. Nessuno scherzo o mancanza di rispetto: capra in inglese si dice goat, che è anche l’acronimo di Greatest Of All Time, il più grande di tutti i tempi.
Le parole degli italiani
In Italia, Flavia Pennetta ha definito Federer come un manuale vivente del tennis, mentre Corrado Barazzutti, ex capitano degli azzurri in Coppa Davis, ha spiegato che lo sport perde un campione che ha dato lustro al tennis; forse non ci sarà un altro campione con la sua qualità di gioco. Il tempo dirà.