Una tegola pesante cade – metaforicamente – sul capo di Simone Inzaghi nella settimana che anticipa la ripresa del campionato: l’infortunio patito da Brozovic durante la pausa delle Nazionli è abbastanza grave, e per il centrocampista croato si prospetta uno stop che non potrà essere meno lungo di un mese.
Per il tecnico nerazzurro una brutta notizia, soprattutto in un momento come questo in cui la squadra è alle prese con una crisi tecnica abbastanza evidente. Con critiche e problemi che compaiono da ogni angolo, il ko di Epic Brozo non ci voleva proprio.
Il giocatore soffre di una lesione muscolare alla parte posteriore della coscia sinistra di medio grado; ha già cominciato le terapie, tuttavia si parla di un mese di stop, al punto che anche la partecipazione ai Mondiali pare a rischio.
I tempi di recupero
Per avere idee più chiare e precise a proposito dei tempi di recupero saranno importanti i nuovi accertamenti che verranno effettuati nei prossimi giorni. Tuttavia, con un calendario così compresso come quello di questa stagione non sembra esserci molto spazio per l’ottimismo o per prospettive positive.
Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno si potrebbe ipotizzare un ritorno in campo per il 26 ottobre, giorno in cui ci sarà la partita di ritorno contro il Viktoria Plzen in Champions League. Ma per ora sono solo ipotesi, che potranno essere confermate o smentite nei prossimi giorni. La spada di Damocle è, ovviamente, rappresentata dai Mondiali che inizieranno a novembre in Qatar: è facile intuire che a Brozovic non interessa accelerare i tempi di recupero, magari con il rischio di andare incontro a un nuovo infortunio che potrebbe compromettere in maniera definitiva la sua partecipazione alla rassegna iridata.
Ricordiamo che la Croazia è vice-campione del mondo, dopo la finale persa quattro anni fa contro la Francia, e quindi si presenta al via alla competizione qatariota come una delle favorite.
Brozo, attenzione ai Mondiali
Insomma, il centrocampista nerazzurro non ha davvero alcun interesse a forzare il rientro, a maggior ragione in un match come quello contro il Viktoria Plzen dove in teoria la sua presenza non è indispensabile, vista la caratura modesta degli avversari.
Ecco perché ci sono buone probabilità che Brozovic torni a indossare la casacca nerazzurra in una partita ufficiale addirittura nel 2023, visto che il Mondiale durerà fino a dicembre e poi ci sarà la sosta natalizia. Di conseguenza, Inzaghi sta già studiando le soluzioni a cui ricorrere per rimpiazzarlo: in pole position in questo momento sembra esserci Asllani, che tuttavia fino a questo momento non è stato impiegato con grande continuità.
Un’idea alternativa potrebbe essere quella rappresentata da Chalanoglu, che però in questa prima parte di stagione non ha convinto molto.
La rabbia dell’Inter
L’infortunio di Brozovic dispiace non solo per le conseguenze che potrebbe avere sul prosieguo della stagione interista, ma anche per le condizioni e le circostanze in cui è maturato. In viale della Liberazione, infatti, non si fa niente per celare la rabbia per ciò che è successo. Si è irritati, in particolare, per la gestione del giocatore che ha avvertito la fitta ai flessori nel corso del primo tempo della partita che la Croazia ha disputato contro l’Austria.
Ma quali sono i punti poco chiari della vicenda? Presto detto: il centrocampista ha raggiunto il ritiro della Nazionale croata dopo essere sceso in campo in campionato contro l’Udinese. Già il giorno prima del match perso contro i friulani aveva fatto notare un lieve affaticamento, a causa del quale aveva deciso di non prendere parte alla partitella. Il patatrac si è verificato con la Croazia: il commissario tecnico Dalic lo ha tenuto in campo per tutti i 90 minuti giovedì nella partita contro la Danimarca, grazie a cui Eriksen e compagni sono stati scavalcati.
Dopodiché Brozovic è stato schierato titolare anche contro l’Austria, essendo ritenuto una pedina fondamentale per raggiungere la Final Four di Nations League attraverso il primo posto del girone.
Attriti tra la Croazia e l’Inter
Sembra, poi, che ci siano attriti fra l’Inter e la Croazia: la Federcalcio croata, in particolare, ha diffuso un comunicato stampa in cui si fa riferimento a diverse settimane di stop per il giocatore.
Sembra quasi che si tratti di parole che intendono mettere pressione al club nerazzurro, invitandolo in maniera neppure troppo implicita a non tentare di forzare i tempi di guarigione in vista del Mondiale. Con un dettaglio che, però, non può essere sottovalutato: è l’Inter a pagare lo stipendio di Brozovic, e non la Croazia.
In ogni caso l’infortunio del giocatore è serio, e anche se i tempi precisi non possono ancora essere quantificati con precisione è certo che lo stop sarà abbastanza lungo. L’esito degli esami strumentali che sono stati svolti lunedì mattina a Zagabria presso l’ospedale St. Katarina non lascia spazio a dubbi.
I prossimi giorni
Con il rientro a Milano, Brozovic sarà sottoposto in ogni caso a nuovi esami in presenza dello staff medico nerazzurro, e a quel punto si potranno avere delle certezze su un eventuale rientro in campo prima del Mondiale. Ad ogni modo lo staff medico della Croazia e quello interista si terranno sempre in contatto.
È vero che mancano ancora quasi due mesi all’inizio ufficiale del Mondiale in Qatar, ma la prudenza non è mai troppa. Quel che è certo è che il regista non sarà a disposizione per le partite di Champions contro il Barcellona e contro il Bayern Monaco. A questo punto è a rischio anche la sfida contro la Juve, prevista per il 6 novembre a Torino.
Ma se anche i tempi di guarigione fossero rapidi, con quale spirito potrebbe scendere in campo il giocatore sapendo che potrebbe mettere a rischio la sua presenza ai Mondiali? Insomma, mentre i tifosi nerazzurri sperano che Brozovic si riprenda al più presto, dalla Croazia filtra l’idea che il recupero non si svolga di fretta. Necessità evidentemente opposte, e mai come in questo caso sarà la volontà del giocatore a determinare l’esito dello “scontro”. Per ora Brozo è fermo.