Contro la Roma l’Inter dovrà fare a meno ancora una volta di Romelu Lukaku: il suo posto sarà preso da Edin Dzeko, che quindi si ritroverà a scendere in campo da ex. Quelli appena trascorsi sono stati giorni a dir poco movimentati in casa nerazzurra, con le vicissitudini che hanno coinvolto la famiglia Zhang, i rumors relativi alla cessione del club, le contestazioni della Curva Nord contro il presidente e le voci di mercato su un addio di Milan Skriniar.
Insomma, atmosfera a dir poco tesa alla Pinetina, dove sembra quasi – per paradosso – essere stata dimenticata la sconfitta contro l’Udinese dell’ultima partita di campionato. Ma adesso, dopo la pausa per le Nazionali, è tempo di pensare al match contro la Roma.
Dzeko, tocca a te
Lukaku non ha ancora risolto i problemi con l’infortunio alla coscia che lo hanno messo ko in questo inizio di stagione, e quindi è costretto a cedere il proprio posto. Ci pensa Edin Dzeko, che nelle prime partite ha tenuto in vita il reparto offensivo nerazzurro insieme con Lautaro Martinez.
La punta bosniaca non vede l’ora di dare il meglio di sé sabato al Meazza, e vuole non solo far tornare i tre punti alla Pinetina, ma anche segnare la sua centesima rete nel campionato italiano. E pazienza se per raggiungere questi due obiettivi dovrà dare un dispiacere ai suoi ex tifosi. Un incrocio romantico, ma in questo momento della stagione interista non ci può essere spazio per i sentimenti.
La Roma e Dzeko: che avventura
Quella del bosniaco all’ombra del Colosseo è stata una fantastica storia d’amore. Dzeko era arrivato alla Roma nel luglio del 2015, e dopo una prima stagione tra alti e bassi trovò il modo di riscattarsi: la sua seconda stagione si concluse con il titolo di capocannoniere, grazie alle 29 reti segnate.
Non solo: quell’anno in tutto realizzò 39 reti, contando anche le coppe; prima di lui mai nessun altro attaccante della Roma era riuscito a raggiungere tale traguardo. Cifre da capogiro, dunque, che fecero innamorare i tifosi giallorossi. E poi, ancora, la splendida doppietta messa a segno, nella stagione della semifinale di Champions League, nel 3 a 3 di Stamford Bridge contro il Chelsea.
Da allora sono passati cinque anni, e i destini di tanti protagonisti di quella notte sono cambiati: la carriera del tecnico Eusebio Di Francesco ha preso una brutta piega, mentre Dzeko ha lasciato Roma per trasferirsi a Milano.
Inter e Dzeko: si può fare
Adesso Dzeko deve prendere sulle sue spalle la responsabilità di far tornare l’Inter in alto in classifica, dopo un inizio di campionato per così dire altalenante. Nei match cruciali sarà il bosniaco, con la sua lunga esperienza, a dover trascinare i nerazzurri fuori dalle sabbie mobili. Già, proprio l’esperienza è una medaglia dalla doppia faccia: perché Dzeko è un classe 1986, il che vuol dire che l’anno prossimo compirà 37 anni. Non sono pochi per un calciatore, e soprattutto per un attaccante come lui che fa della fisicità un tratto peculiare.
È vero che sull’altra sponda del Naviglio c’è un suo coetaneo di nome Olivier Giroud che sta facendo faville con la casacca rossonera, ma la carta di identità non mente e, soprattutto, può presentare il conto quando meno ce lo si aspetta. Insomma, Dzeko deve dare il meglio di sé subito perché prima o poi il fisico potrebbe presentare il conto.
La notte dell’ex
Dzeko della Roma è stato anche il capitano: è avvenuto dopo che Florenzi lasciò il club giallorosso. Poi, è vero, ci fu una discussione con il tecnico Fonseca che gli fece perdere la fascia, ma ciò che conta è che il bosniaco è stato un simbolo dei giallorossi. E in effetti i numeri non mentono, con 260 partite disputate e 119 reti messe a segno.
Dzeko è il marcatore straniero migliore della storia del club, ed è sul terzo gradino del podio nella classifica all time: davanti a lui ci sono solo Pruzzo e Totti. Nel 2019 le strade della punta bosniaca e della Roma si sono separate, ma adesso sono pronte a incrociarsi di nuovo, anche se solo per una sera.
Un match da non sbagliare
Bisogna risollevare le sorti della stagione e tornare ai piani alti della classifica. Sia chiaro: per lo scudetto nulla è ancora compromesso, a maggior ragione se si considera il fatto che davanti ci sono squadre come Atalanta e Udinese che si presume non riusciranno a tenere questo passo per il resto della stagione.
Dopo la sfida contro la Roma, sarà la volta di quella contro il Barcellona: in palio c’è l’accesso agli ottavi di finale di Champions. Contro i blaugrana, servirà tutta l’esperienza internazionale di Dzeko. Che magari si ricorderà della sua impresa contro il Chelsea dell’ottobre del 2017.