L’Inter non avrebbe potuto incontrare il Barcellona in un momento peggiore: i nerazzurri sono reduci da quattro sconfitte in otto partite di campionato. Vuol dire che il 50% dei match si è concluso con un ko. Proprio come in Champions League: nel girone della massima competizione europea gli uomini di Inzaghi hanno ottenuto una vittoria e una sconfitta.
Per di più, il Barcellona si trova nel miglior momento di forma da diversi anni a questa parte. E non è un modo di dire: i catalani, infatti, si trovano al primo posto nella classifica del campionato spagnolo a 833 giorni di distanza dall’ultima volta.
Non capitava da due anni e mezzo, insomma, e di certo a contribuire ai successi dei blaugrana ha provveduto il buon Lewandowski, per il quale i soprannomi e i complimenti da parte dei tifosi del Barça si sono già moltiplicati.
Lewa, l’attacco è tuo
La punta polacca è il vero segreto della stagione del Barcellona: basti pensare che in nove partite, tra la Liga e la Champions League, l’ex attaccante del Bayern Monaco ha già messo a segno dodici reti. Praticamente più di un gol a partita: una media strepitosa, che non può non far paura all’Inter, che attende il Barcellona questa sera a Milano.
Certo, la percentuale realizzativa di Lewandowski non sorprende, perché è uno che di reti ne ha sempre realizzate, e forse l’impatto con un nuovo campionato, molto diverso dalla Bundesliga, è stato meno complicato di quel che ci si attendeva.
La stagione del Barcellona
È chiaro, comunque, che i gol del polacco da soli non sono sufficienti per spiegare l’ottimo inizio di stagione del Barcellona: una squadra di cui finalmente il tecnico Xavi sembra aver trovato la quadra, e che non a caso fino a questo momento ha sbagliato davvero poco, per non dire niente.
Nel week-end è arrivato il successo contro il Maiorca, che corrisponde alla sesta vittoria consecutiva nella Liga. Nel frattempo il Real Madrid è stato fermato sul pareggio dall’Osasuna, e così adesso gli uomini di Ancelotti si ritrovano a dover condividere la prima posizione con i catalani. Per il Barcellona è una novità, e sembra proprio che in Catalogna sia tornato il sorriso dopo gli addii di Leo Messi e di Neymar.
Chi se li ricorda più con un attacco che ad ora è il migliore del campionato grazie alle 19 reti realizzate? E se il reparto offensivo fa sognare, quello difensivo fa perfino meglio visto che per il momento è stata subita una sola rete, con la Real Sociedad ad agosto. Proprio così: per tutto il mese di settembre la porta del Barcellona è rimasta inviolata.
I numeri del Barcellona in trasferta
Ma c’è anche un altro motivo per il quale i tifosi nerazzurri tremano in vista della partita di questa sera: ed è il fatto che il ruolino di marcia del Barcellona in trasferta è perfino migliore di quello che viene fatto registrare al Camp Nou. Se si tiene conto delle partite che sono state disputate dai catalani da quando in panchina siede Xavi, non è ancora arrivata una sconfitta su un totale di 18 match disputati, per 13 vittorie e 5 pari.
Nel 2016 il Real Madrid di Zinedine Zidane si era fermato a 17 partite di seguito senza sconfitte fuori casa. Insomma, quello del Barcellona è un piccolo record, ed è questo il motivo che per stasera i favori del pronostico sono tutti per gli uomini di Xavi.
La situazione dell’Inter
La sensazione di molti addetti ai lavori è che Simone Inzaghi abbia mantenuto la panchina dell’Inter dopo la sconfitta di sabato sera contro la Roma solo perché non avrebbe avuto senso cambiare allenatore a pochi giorni dalla sfida contro il Barcellona.
In effetti da qui a metà novembre, quando il campionato si interromperà per lasciare spazio ai Mondiali, tutte le squadre impegnate nelle coppe europee sono attese da un tour de force che non permetterà di trovare il tempo e il modo di pensare a una sostituzione del tecnico. Questa è l’arma a favore del tecnico piacentino: ha a disposizione poco più di un mese per risollevare la situazione e far ricredere tutti coloro che lo hanno criticato in queste ultime settimane.
Le colpe di Inzaghi
Ma quali sono le responsabilità che la critica ha attribuito a Simone Inzaghi fino ad ora? Per esempio una gestione dei cambi poco oculata, contestata contro l’Udinese e in generale in tutte le altre occasioni in cui il tecnico ha dato la sensazione di sostituire alcuni giocatori solo perché erano ammoniti, senza ulteriori motivazioni.
Ma nel mirino dei tifosi è finita anche la dirigenza, perché giorno dopo giorno appare sempre più chiaro che la situazione del rinnovo di Milan Skriniar è stata gestita in modo almeno criticabile, con effetti poco piacevoli.