La diciottesima tappa della Vuelta 2022 è stata all’insegna dello spettacolo, anche grazie a un percorso che ha messo in difficoltà più di un campione. Tutta colpa – se di colpa si può parlare – della scalata doppia verso l’Alto de Piornal, per un percorso di 13 chilometri e mezzi e picchi di pendenza del 12%. A vincere è stato Evanepoel, in maglia rossa, che ha battuto il suo diretto rivale Mas.
Un punto forse definitivo rispetto all’esito della Vuelta, con il secondo successo per il belga dopo quello giunto con la cronometro di Alicante. La frazione è stata caratterizzata fra l’altro dalla caduta di Vine, che per questo è stato costretto al ritiro. La fuga ha visto la presenza di più di 40 corridori, fra i quali Geoghegan, Carapaz e Carty, ma anche Higuita, Pinot, Gesbert e il nostro Vincenzo Nibali.
Almeida ha tentato l’azione personale sull’erta dell’Alto de Despera’, e questa azione gli ha consentito di guadagnare circa 40 secondi. Va detto, però, che la fuga del lusitano non è durata molto: il gruppo della maglia rossa lo ha ripreso, e poi è stato lo stesso Evenepoel ad attaccare, riuscendo a guadagnare più di due minuti su Mas.
Chi è Evenepoel
Remco Evenepoel è nato il 25 gennaio del 2000 a Schepdaal e corre per i colori della Quick-Step Alpha Vinyl Team. Si è fatto notare a soli 18 anni di età nel 2018, hanno in cui si è aggiudicato il titolo di campione belga, quello di campione europeo e quello di campione mondiale sia in linea che a cronometro nella categoria juniores.
Per questo motivo nel 2019 è già passato professionista, con un doppio balzo che gli ha consentito di evitare il passaggio fra i dilettanti. Così a 19 anni ha vinto la Clasica di San Sebastian in Spagna, per poi vincere il titolo europeo a cronometro e la medaglia d’argento, sempre a cronometro, ai Mondiali.
Il 2022 di Evenepoel
Quello di Evenepoel è stato un 2022 meraviglioso che l’ha visto trionfare alla Liegi Bastogne Liegi e fare il bis alla Clasica di San Sebastian. Il bottino si è arricchito con la vittoria nelle due tappe della Vuleta, a cui si è aggiunta la classifica finale.
A Wollongong, in Australia, è diventato campione del mondo arrivando primo nella prova in linea. Sin da quando era poco più che adolescente era chiaro che sarebbe diventato uno dei grandi protagonisti del ciclismo mondiale, e i risultati gli stanno dando ragione.
L’incidente al Giro di Lombardia
Eppure nella breve carriera del belga non sono mancati i momenti difficili. Il più brutto di tutti è stato con tutta probabilità quello che ha vissuto il 15 agosto di due anni fa, in occasione del primo Giro di Lombardia della sua vita.
Evenepoel si era presentato ai nastri di partenza con i favori del pronostico, anche se era il più giovane fra tutti i corridori in gara. Tuttavia, durante la discesa dal Muro di Sormano, in seguito a un’azione di Vincenzo Nibali, aveva sbagliato a impostare la traiettoria di una curva e colpito il muretto di un ponte per poi cadere nella scarpata sottostante.
Subito tutti avevano temuto il peggio, ma alla fine Evenepoel, anche grazie agli immediati soccorsi, se l’era cavata solo con una contusione al polmone destro e con la frattura del bacino. Era poi tornato in gara proprio in Italia, a circa nove mesi di distanza, per disputare il Giro d’Italia come capitano, insieme ad Almeida, della Deceuninck. Da allora è ripresa la carriera strepitosa di un ciclista che non ha eguali al mondo.