Sabato 22 ottobre si gioca Milan-Monza, un derby davvero speciale poiché ai vertici della squadra monzese ci sono Galliani e Berlusconi che hanno fatto la storia del club rossonero.
Stefano Pioli, tecnico del Milan, ha tenuto oggi la sua conferenza stampa parlando proprio degli incroci decisamente speciali che ci saranno in questo strano derby: “Effetto Berlusconi-Galliani? Sarà particolare e anche romantico. Entrambi hanno fatto la storia del Milan, ma non dobbiamo pensarci troppo e affrontare al meglio una partita che si preannuncia ricca di insidie”.
Il momento buio per Theo Hernandez e Maignan e le condizioni della squadra
A Pioli vengono chieste le condizioni psicofisiche di Theo Hernandez e Maignan che, per diversi motivi, stanno affrontando un periodo non proprio felice.
Il terzino francese è stato vittima di un furto in casa, dove i ladri hanno tenuto in ostaggio la moglie e il figlio di appena 6 anni ma per fortuna nessuno si è fatto male. Il portiere invece, vicino al rientro in campo, ha subito un nuovo infortunio e per stessa ammissione di Pioli dovrebbe tornare in campo direttamente a gennaio.
“Quello che è successo a Theo e Zoe – dice Pioli in riferimento al furto in villa nella casa del giocatore – non è bello. Siamo una famiglia e sa che può contare su di noi. L’ho visto un po’ turbato, ma lo aiuteremo”.
Su Maignan: “Ci dispiace per l’infortunio, stava facendo di tutto per tornare prima e ha un po’ spinto ma purtroppo si è fatto male ad un altro muscolo. Mi sa che resterà fuori fino a gennaio”.
Proprio l’infortunio di Maignan ha aperto le porte della titolarità a Tatarunasu, che però ha ricevuto delle critiche: “Non è scontato – spiega Pioli – che non sarà toccato dal turnover. Sono tante partite anche per un portiere che richiedono un dispendio di energie. Lui è maturo e rispettato, darà il suo apporto perché la manovra offensiva e difensiva vada bene”.
Nonostante i tanti infortuni Pioli non è preoccupato: “Sono situazioni che possono capitare. Abbiamo un gruppo forte e Kjaer e De Ketelaere sono recuperati, vedremo quando schierarli”.
A tal proposito, gli viene chiesto se De Ketelaere può giocare insieme con Brahim Diaz in uno schema che prevede il doppio trequartista: “Si è possibile. Dipende dalla disponibilità dei giocatori. Più calciatori di qualità hai e più è facile vincere le partite”. Rivela poi che sta lavorando per far giocare il calciatore belga più esterno, sia sulla destra che sulla sinistra.
A causa di tanti infortuni e alla luce di tante partite all’orizzonte, Pioli prevede un turnover: “Ho visto la squadra concentrata, non abbiamo parlato della partita di Champions di martedì. Dobbiamo fare la corsa solo su noi stessi. Origi e Rebic possono giocare, ma non ho ancora deciso. Giocheremo 7 partite in 20 giorni. Nessuno le giocherà tutte poiché rischia di non essere performante e di infortunarsi. Molti hanno giocato tanto, altri stanno bene e hanno giocato meno. Ho un gruppo forte, farò le mie scelte pensando a tutto il ciclo”.
Squadra meno brillante e meno cattiva con le piccole?
Il discorso scivola poi sulla condizione generale del Milan, che non sta brillando ultimamente e che sta soffrendo soprattutto con le cosiddette piccole. Sulla poca brillantezza Pioli si esprime così: “In generale si fa troppo riferimento alla condizione. Col Verona non siamo stati compatti, perdendo quindi le distanze.
Non siamo stati corti e non abbiamo palleggiato bene, domani cercheremo di fare meglio. La determinazione non è mai mancata e lo scorso anno l’ha dimostrato. Se c’è una cosa da migliorare è la necessità di chiudere di più le partite. Se le lasci aperte, gli avversari possono metterti in difficoltà”.
Il calendario del Milan sulla carta sembra più agevole, ma Pioli non vuole pensare a questo ipotetico vantaggio: “Non ci ho pensato perché se partiamo con questo ragionamento iniziamo col piede sbagliato. Nel campionato italiano non puoi sottovalutare nessuna squadra”.
Il tecnico spiega che il mix tra giocatori nuovi e “vecchi” è a un buon punto: “Più passa il tempo e più i nuovi si integrano e conoscono il nostro modo di stare in campo. Sono tutti ragazzi validi che sicuramente mostreranno il loro valore. Se non giochiamo da squadra le prestazioni singole vengono penalizzate”.
