Grande spettacolo ed emozioni a non finire a Marrakech in E-prix. Mortara, italo-svizzero alla guida della Venturi, è stato fenomenale nel gestire la corsa con estrema attenzione. Più veloce di un treno, si è rivelato abile nel trarre vantaggio – più di tutti gli altri – dagli Attack Mode, e ha messo in evidenza una guida perfetta, che non è esagerato definire da manuale.
Il suo è stato un passo gara che non ha consentito repliche, e che gli ha consentito di rimanere al comando con una certa perentorietà. Non hanno avuto effetti positivi le strategie messe in atto dalle due DS-Techeetah, e neppure gli inseguimenti.
Il resto del podio
Sul secondo gradino del podio si è issato Felix Da Costa, mentre in terza piazza si è classificato Evans, bravo a beffare Vergne proprio sul finale. Nessun dubbio, invece, sul successo di Edoardo Mortara, il vero mattatore di Marrakech, capace di trionfare senza alcun tipo di indecisione e di volare fino al traguardo. Una delle doti di Mortara è stata quella di saper scegliere con la massima precisione i tempi per sfruttare l’Attack Mode.
In particolare il secondo è stato gestito in maniera eccellente e ha consentito al pilota di allungare. A quel punto per gli altri non c’è stato più nulla da fare e la fuga è stata inesorabile. Certo, poi Mortara ha comunque avuto il suo bel da fare nel tentare di difendersi da entrambe le DS-Techeetah, che per più di una circostanza gli hanno dato fastidio.
D’altra parte non è mai bello per nessuno ritrovarsi alle spalle come inseguitori due cagnacci come Antonio Felix Da Costa e Jean-Eric Vergne, vale a dire due piloti che si sono aggiudicati 3 degli ultimi 4 titoli.
Tutti i pregi di Edo Mortara
Ma a Marrakech non poteva che vincere Edo Mortara, capace di dare spettacolo dal primo all’ultimo giro. Anche con due inseguitori così pericolosi, è stato bravo nel tenerli a distanza, e soprattutto non ha avuto alcun tipo di timore reverenziale.
Così è scappato via in velocità e non si è mai voltato indietro. Ha mirato dritto il traguardo ed è stato in grado di conquistare il terzo successo di stagione dopo le vittorie già ottenute a Berlino e ad Ad-Diriyah. Una performance davvero di alto livello, che ha permesso a Mortara di raggiungere la vetta della graduatoria, che ora comanda con 139 punti, vale a dire 11 punti di vantaggio rispetto al suo più immediato inseguitore Vergne, che anche a Marrakech ha messo in dubbio la sua vittoria fino al termine.
Dopo essere salito sul podio, Mortara ha parlato con i giornalisti, spiegando che la corsa è andata proprio nel modo in cui si immaginava e manifestando la propria soddisfazione per la posizione guadagnata in campionato. Edoardo non ha nascosto le difficoltà incontrate con gli inseguitori della DS e nemmeno i problemi che la sua vettura gli ha dato, ma alla fine è stato il migliore. Insomma, un successo che ci voleva davvero.
Il resoconto della gara
Mortara era partito dalla seconda posizione, dal momento che la pole position era stata appannaggio di Da Costa. Il portoghese è partito bene, e tutti i piloti migliori si sono presi tutti e due gli Attack Mode nei giri iniziali.
Mortara ha sfruttato per ultimo il secondo ed è stato molto bravo a trarne il massimo vantaggio, prima di darsi alla fuga. Nel momento in cui una DS era seconda e l’altra terza, è parso chiaro che l’ordine di scuderia fosse quello di agevolare per quanto possibile Vergne, per il semplice motivo che è lui il pilota messo meglio nella classifica generale, e Da Costa ha dovuto rispettare l’ordine di far passare il compagno di squadra.
A quel punto sarebbe stato lecito aspettarsi che Vergne finisse alle calcagna di Mortara, ma così non è stato, anche perché il francese ha dovuto fare i conti con un problema all’ala anteriore, che era danneggiata. A quel punto è giunto il contrordine dal muretto: Vergne avrebbe dovuto far passare Da Costa, nella speranza che il portoghese riuscisse a farsi sotto per il primo posto. Tuttavia era troppo tardi per riuscire a impensierire Mortara, ormai involato verso un successo meritato.