Se nel corso degli ultimi dieci anni qualcuno ha preso qualcosa (cioè si è dopato), questo qualcuno deve essere considerato un idiota. Sono le dichiarazioni senza peli sulla lingua provenienti da Milan Erzen, team manager della Bahrain Victorious. Il dirigente ha voluto in questo modo fare scudo contro le critiche giunte alla squadra in cui milita anche il nostro Damiano Caruso e scaturite da eventuali legami con l’assunzione di sostanze proibite.
Il concetto espresso da Erzen è chiaro: chi prova a doparsi al giorno d’oggi non è molto intelligente, considerando i controlli costanti che ormai da un decennio vengono effettuati su tutti i corridori su larga scala. Per questo i risultati deludenti che la Bahrain Victorious ha messo in mostra al Tour de France si spiegano in altro modo.
Un bilancio negativo
Il Tour si è ormai concluso, e in casa Bahrain è tempo di proporre delle riflessioni anche per giungere a un bilancio di come ci si è comportati e di ciò che si è fatto. Sia Damiano Caruso che Jack Haig si sono ritirati, e di conseguenza la squadra non ha avuto la possibilità di far classifica. Ma non ci sono stati nemmeno guizzi in tappe particolari, a differenza di quel che era accaduto nel 2021, con la doppietta di Mohoric.
La Grande Boucle 2022 della Bahrain Victorious si è conclusa con un drammatico zero nel tabellino, e la squadra si è fatta notare al massimo per alcune iniziative di Luis Leòn Sanchez e di Wright. Non può bastare per quella che viene considerata in maniera unanime una delle migliori squadre del World Tour, fra le più attrezzate. Non possono essere dimenticati, d’altra parte, i frequenti blitz che sono stati compiuti dalla Gendarmerie in relazione all’indagine avviata dalla Procura di Marsiglia.
Le parole di Erzen
Erzen ha spiegato che molte persone non capiscono che sia obbligatorio agire in modo illegale e ricorrere al doping per riuscire a fare i risultati. Questi giungono per una combinazione di fattori: gli investimenti compiuti dalle squadre, l’evoluzione tecnologica dei materiali e il duro lavoro dei corridori. L’impegno in termini di ricerca è costante, sulle ruote e sulle gomme. Il team di Erzen può contare su 20 milioni di euro di budget, ma è stato proprio il team manager della Bahrain a rivelare che ci sono squadre che possono spendere di più.