Il Milan è davvero vicino a tornare negli ottavi di finale di Champions League. Certo, viste le avversarie nel girone, sarebbe stato un fallimento se non fosse andata così, visto che una squadra con ambizioni europee non si può permettere di non battere la Dinamo Zagabria e il Salisburgo.
E, sia chiaro, l’obiettivo non è ancora stato raggiunto, perché sottovalutare il prossimo impegno con gli austriaci potrebbe essere deleterio. Ad ogni modo sarà sufficiente un pareggio per accedere al turno successivo, e per gli uomini di Pioli sarebbe comunque un successo.
Gli ottavi dietro l’angolo
La Dinamo Zagabria faceva paura più che altro perché nella prima giornata aveva sconfitto il Chelsea che non per la sua forza effettiva. E a ben vedere i croati non hanno opposto molta resistenza a un Milan scatenato, che adesso attende con ansia l’appuntamento del Meazza di mercoledì prossimo, dove arriverà un Salisburgo che è stato battuto a domicilio dal Chelsea.
È dal 2014 che il Milan non arriva agli ottavi di Champions: praticamente una vita fa in termini sportivi. Ma adesso non ci si può permettere alcuna distrazione e bisogna continuare lungo la strada percorsa fino a questo momento: praticità in attacco, nessuna strana invenzione dal punto di vista tattico e massima attenzione.
La partita di Zagabria
Fin dai primi minuti il match disputato a Zagabria ha lasciato intendere come sarebbero andare le cose: al decimo, una conclusione a botta sicura di Kjaer è stata respinta di piatto da Peric in seguito a una carambola su corner.
Il primo gol milanista però è arrivato solo alla fine del primo tempo, e a segnarlo è stato il marcatore senza dubbio meno atteso di tutti: Matteo Gabbia da Busto Arsizio, difensore e prodotto del vivaio rossonero. Il Milan ha sempre avuto problemi sui calci piazzati, e il colpo di testa vincente di Gabbia potrebbe essere il segnale di un cambio di passo.
Rafael Leao straripante
Anche contro i croati uno dei milanisti migliori è stato Rafael Leao, autore di una rete e in qualche modo protagonista del quarto gol, con l’assist per Giroud che non è stato sfruttato dal francese ma che ha innescato l’autorete di Ljubicic. In mezzo c’è stato un gol su calcio di rigore dello stesso Giroud, penalty assegnato per fallo commesso su Tonali.
A metà del secondo tempo, Pioli ha deciso che la partita era ormai in cassaforte e non valeva più la pena di rischiare: per questo ha tolto Bennacer, Theo Hernandez e Leao, e in seguito ha fatto lo stesso con Giroud.
Il mistero De Ketelaere
In mezzo a tante luci, in casa Milan continua a esserci una fastidiosa ombra, il cui nome risponde a quello di Charles De Ketelaere. Il belga è stato protagonista per l’ennesima volta di una prestazione a dir poco opaca, e nonostante un buon inizio di partita con due dribbling si è pian piano spento, mentre il suo avversario diretto Misic è riuscito a prendergli le misure e a soffocarne le iniziative.
Le ragioni del successo
La Dinamo Zagabria era comunque un avversario da non prendere sottogamba, visto che in casa non perdeva da ben 31 partite. Ne sa qualcosa Tuchel, ex allenatore del Chelsea che proprio dopo aver perso in Croazia ha dovuto lasciare la panchina dei Blues. Insomma, bravo Pioli a offrire ai suoi giocatori un buon motivo per rimanere concentrati.
Ora c’è da pensare alla prossima sfida con il Salisburgo: all’andata con gli austriaci fu un mezzo passo falso, mentre al ritorno un pareggio sarebbe comunque sufficiente per entrare nelle prime sedici squadre d’Europa.