Se c’è un giocatore simbolo del fallimento sportivo della Juventus in questo momento, non si può che individuarlo in Leonardo Bonucci. Ma attribuire solo al capitano le colpe di una crisi così grave vorrebbe dire cercare un capro espiatorio invece di identificare con chiarezza le responsabilità di tutti.

Perché se è vero che ci sono molte assenze con cui Allegri deve fare i conti, a cominciare da quelle di Pogba e di Chiesa, è altrettanto vero che molti sostituti non hanno garantito l’apporto che ci si attendeva da loro. È il caso di Dusan Vlahovic, spesso in crisi, ma non solo.

Bonucci, erede di una storia che non esiste più

Bonucci è il solo giocatore rimasto della Juve dei campioni e dei nove scudetti. È vero che in quella squadra c’erano già De Sciglio, Rugani, Alex Sandro e Cuadrado, ma ai tempi si trattava solo di comprimari. E il fatto che adesso siano diventati titolari fissi e inamovibili dà l’idea del decadimento tecnico di cui è stata protagonista la squadra.

Bonucci, tra l’altro, non ha mai avuto un bel rapporto con Max Allegri, anche se poi si sono resi conto del fatto che l’uno non poteva rinunciare all’altro e viceversa. In effetti anche adesso che Bonucci deve fare i conti con il trascorrere degli anni la sua presenza in campo è più o meno sempre una certezza. Con risultati discutibili, va detto.

La prestazione di Bonucci contro il Benfica

Si può analizzare per esempio la performance che è stata sfoggiata contro il Benfica. Se si esamina la rete del 4 a 1 si rimane perfino stupiti dal comportamento di Bonucci: prima effettua un passaggio sbagliato, per poi arrabbiarsi con non si sa chi, infine scivola senza esito mentre gli avversari esultano. Non deve essere un caso se pochi istanti dopo Allegri ha deciso di toglierlo dal campo.

Che cosa succederà?

Se la squadra è in crisi, è inevitabile che la colpa sia anche del suo capitano. La Juve almeno in Champions League è già affondata, e molte delle responsabilità sono del centrale laziale. C’è ancora tempo per rimettere le cose a posto, perché una vittoria in Europa League consentirebbe di conquistare comunque un trofeo internazionale.

Ma per riuscirci la Juve ha bisogno di un Bonucci che sia al massimo delle proprie forze, fisiche e soprattutto mentali. Ce la farà?