La Formula 1 è aggrovigliata intorno alle discussioni a proposito del budget cap che tante discussioni ha sollevato nel corso degli ultimi tempi, ma nel frattempo il circus attende con una certa curiosità e con altrettanta trepidazione la nuova formula prevista per i motori che entrerà in vigore nel 2026. Si tratterà di una formula differente rispetto a come era stata pensata in un primo momento, almeno stando alle indiscrezioni che sono state pubblicate da Auto Motor und Sport.
Il giornale tedesco, infatti, pochi giorni fa ha reso noto quella che dovrebbe essere la bozza originale delle norme nuove. Dandole uno sguardo, si può notare come sia del tutto differente rispetto a quella attuale: senza dubbio ambiziosa e innovativa, anche se è stata bocciata.
Il regolamento della Formula 1
Il regolamento ufficiale che ha avuto il via libera poche settimane fa impone il ricorso a motori V6 turbo con caratteristiche non identiche ma simili a quelli di oggi, con un MGU-K potenziato e senza MGU-H. Il MGU-K eroga metà della potenza totale, corrispondente più o meno a un migliaio di cavalli. L’alimentazione è a benzina sintetica, e il 6 cilindri è formato da varie parti standard.
Insomma, il regolamento 2026 che è stato approvato è questo, ma a ben vedere la bozza originale era piuttosto diversa, a cominciare dal fatto che non si parlava di un V6 ma di un 4 cilindri. Inoltre questa nuova unità avrebbe dovuto essere installata in maniera trasversale, un po’ come avviene con le vetture di serie. Se le cose fossero andate così, le vetture sarebbero state caratterizzate da un passo più corto, dimostrandosi più agili e quindi più facilitate nei sorpassi.
Perché la proposta è stata respinta
Sempre Auto Motor und Sport ha raccontato i motivi per i quali la proposta originaria non è stata accettata. La più accreditata delle ipotesi è che i costruttori non volessero offrire un vantaggio troppo evidente ad Audi, che debutterà a breve nel Mondiale. Pat Symonds, responsabile tecnico della Formula 1, ha comunque sconfessato tale teoria.
Quale che sia il motivo vero, quel che è certo è che i vertici hanno scelto una soluzione di compromesso che forse accontenta tutti, ma forse scontenta tutti. Il piano originale non è stato approvato e avrebbe previsto una tecnologia non molto diversa da quella della Formula E; peccato per la bocciatura.
