La Roma è tornata al successo in Europa League vincendo per 2 a 1 in Finlandia contro l’HJK Helsinki e riuscendo a mantenere vive le speranze di qualificazione al prossimo turno. Eppure è stato un match tra luci e ombre, con il ritorno di Abraham da inserire fra gli aspetti positivi e le prestazioni deludenti di Mancini e Smalling.
Da segnalare Zalewski, non più alle prese con l’influenza ma di certo non nella sua forma migliore, come hanno dimostrato i suoi primi dieci minuti in campo, costellati da crosso poco indovinati e pesanti errori in difesa. Certo, c’è da considerare che il ruolo in cui ha giocato non era il suo.
Il flop di Mancini
Male invece Mancini, che è stato protagonista di un inizio in evidente difficoltà e che nel secondo tempo si è comportato perfino peggio, con l’errore che ha favorito la rete di Hetemaj. Ma non è tutto, perché il difensore ha sbagliato davvero tanto, e per di più si è beccato un cartellino giallo che avrebbe potuto tranquillamente evitare.
Un po’ meglio il suo compagno di reparto, almeno nel primo tempo, anche se poi nella ripresa anche l’inglese è apparso in affanno.
Il centrocampo
Per quel che riguarda il centrocampo, voti molto alti per Pellegrini, che si è reso autore di calci piazzati di qualità, con un palo colpito nel primo caso e un gol segnato nel secondo, anche se poi ci ha pensato il Var ad annullare la rete.
Infine, il terzo calcio piazzato è stato quello decisivo, visto che ha propiziato il gol di Abraham. Come dire: un piede quasi perfetto, che si è spento solo nel finale, quando la fatica si è fatta sentire come pure la sofferenza fisica. Bene anche Cristante, forse un po’ infastidito dal campo in sintetico: anche lui ha colpito un palo.
Il reparto offensivo
Infine il reparto offensivo, con El Shaarawy che nel giorno del suo 30esimo compleanno sfodera una prestazione di tutto rispetto.
Al 12esimo minuto avrebbe avuto sui piedi una bella occasione, ma ha esitato più del dovuto, e così ci ha pensato la difesa finlandese a respingere. Alla fine arriva il gol, seppure con la deviazione sfortunata di Hoskosen. Ottimo anche Abraham, che complice una difesa avversaria non irresistibile torna a segnare grazie a un colpo di testa di quelli marchio di fabbrica.
