La Lazio rimedia al disastro della partita di andata e nel quinto turno della fase a gironi di Europa League sconfigge il Midtyjlland per 2 a 1, dopo aver preso 5 gol in Danimarca. Finalmente la squadra biancoceleste trova in Europa lo stesso ruolino di marcia positivo già visto in campionato, e ora la qualificazione al turno successivo della competizione continentale risulta più semplice.
Vale la pena di compiere un passo indietro, però, per scoprire come si sono comportati i biancocelesti nella partita di ieri che si è disputata allo Stadio Olimpico.
Male Gila e Provedel
Il peggiore in campo per il gruppo di Sarri è stato senza dubbio Gila, che già nel match di andata ne aveva combinate di cotte e di crude. Ieri è stato ancora una volta pessimo, con il pasticcio che ha causato la rete dello 0 a 1 che per fortuna i suoi compagni sono stati bravi a ribaltare.
Prestazioni a tinte fosche anche per Provedel, che sulla rete del vantaggio dei danesi non è stato propriamente reattivo: anche se a sua discolpa c’è da dire che lo sbaglio di Gila ha preso di sorpresa un po’ di tutti. Piuttosto, quel che si può contestare all’estremo difensore biancoceleste è una scarsa qualità dei rinvii.
Il reparto difensivo
Per quel che riguarda il reparto difensivo, Hysaj è stato bravo, anche se poi in una proiezione in attacco non è riuscito a concretizzare, ancora nel primo tempo, il contropiede che avrebbe potuto portare al 2 a 1. Discreta la prova di Romagnoli, nonostante alcuni interventi non proprio puliti, mentre Marusic in coppia con Zaccagni ha presidiato la sua fascia in modo quasi perfetto, rivelandosi essenziale per la costruzione dal basso anche in palleggio con Basic e con Marcos Antonio.
Il reparto offensivo
In attacco, la Lazio ha dovuto fare a meno ancora una volta di Immobile, e a patirne l’assenza è stato tutto il reparto, al di là delle due reti segnate. Felipe Anderson, per esempio, ha giocato male, anche se nel suo tabellino va segnalato l’assist a beneficio di Milinkovic: forse si è messo paura a causa dei contrasti sin troppo duri dei danesi.
Anche l’idea di Cancellieri come centravanti si è rivelata un buco nell’acqua; piuttosto, ha convinto sulla fascia destra. Per fortuna al suo posto è entrato Pedro, che ha segnato due reti (una annullata).