Riprende la corsa della Reyer Venezia nel campionato italiano di basket. Quinta posizione in classifica ora per i lagunari, che hanno sconfitto Napoli con il punteggio di 82 a 71. Messo alle spalle il ko in Piemonte contro Tortona, Venezia riprende la marcia e ora può vantare un record di 4 a 2, complici i due punti ottenuti in casa contro la GeVi Napoli.
MVP della partita Mitchel Watt, che ha raggiunto il season high con 21 punti e 10 rimbalzi: una doppia doppia che contribuisce a fargli ottenere un ottimo 29 di valutazione.
Venezia in casa è imbattibile
Fino a questo momento i veneti non hanno ancora perso al Taliercio, che rimane un fortino impossibile da espugnare da parte degli avversari. Venezia ha già sconfitto Scafati, appena promossa dalla A2, e la più quotata Milano: ha fatto la stessa fine anche Napoli.
Così i lagunari non devono far altro che ottenere la stessa continuità lontano da casa, in modo da diventare a tutti gli effetti la terza forza del campionato, dietro alla Virtus Bologna e all’Olimpia Milano. Sempre che Tortona sia d’accordo, ovviamente. La Reyer era reduce dal successo interno ottenuto contro l’Olimpia Lubiana in Eurocup.
Perché i lagunari stanno andando bene?
L’intensità difensiva è uno dei tratti peculiari del sistema che è stato messo a punto da Walter De Raffaele, ma c’è un altro aspetto che il coach veneziano ha voluto mettere in risalto: la notevole distribuzione di responsabilità in fase di attacco.
I dettami di De Raffaele con il passare delle partite emergono in modo sempre più evidente, anche perché la chimica all’interno della squadra cresce e in seguito ai tanti e profondi cambiamenti estivi si vanno definendo le gerarchie.
Fisico, esperienza e tecnica
Contro Napoli, Venezia è stata protagonista di una partita fisica, ma c’è stato bisogno anche di tecnica e di esperienza per avere la meglio sui campani. Ottima la prestazione ai rimbalzi, ma molto è dipeso dal 9 su 10 da 2 realizzato da Watt, supportato da un Amedeo Tessitori che comunque non è stato da meno.
Partendo dalla panchina, il giocatore italiano ha lasciato sul tabellino 11 punti, ma ciò che i numeri non raccontano è rappresentato dalle tante ricezioni profonde redditizie che sono andate a integrare il suo 5 su 7 dal campo. Apprezzabile anche il continuo alternarsi di Jayson Granger e Marco Spissu.