La sorprendente vittoria della Juventus contro l’Inter nel posticipo della domenica sera ha avuto un grande protagonista: è Filip Kostic, che è stato senza dubbio il migliore fra tutti i giocatori che sono scesi in campo. Tra i bianconeri, però, si è fatto notare anche Rabiot, e non solo per il gol. Lo stesso dicasi per Fagioli. Per quel che riguarda l’Inter, invece, Skriniar e De Vrij sono andati male, e anche Lautaro è stato poco preciso e molto deludente.
Calhanoglu, invece, è stato tra i pochi a salvarsi. In generale, il primo tempo è stato a tinte nerazzurre, con l’Inter che però non è riuscita a concretizzare, mentre nella ripresa una Juve più cinica ha segnato per ben 3 volte, anche se una delle reti è stata annullata dal Var. Da inserire nel tabellino anche un palo colpito da Kostic.
Juve, i migliori e i peggiori
Nella difesa della Juve si è fatto notare Bremer, autore di una prestazione maiuscola in qualità di centrale nella difesa a tre. La precisione è stata il suo punto di forza, ma il brasiliano è stato anche forte e determinato, non limitandosi unicamente agli anticipi, ma avendo anche voglia di spingersi in avanti. Bene anche Danilo, per altro autore di un gol che poi è stato annullato per l’intervento della tecnologia.
In linea di massima la sua è stata una partita più che buona, con una discreta lettura dei movimenti di Lautaro e di Dzeko. Un po’ meno brillante Alex Sandro, che in più di una occasione nel primo tempo ha fallito nel tentativo di tenere la posizione e la linea: e infatti è stato proprio dalla sua parte che l’Inter ha sfondato di più, con Dumfries e con Barella.
Nel secondo tempo è cresciuto e non poco. Per quel che riguarda il centrocampo, invece, brillante la performance di Nicolò Fagioli, che non ha avuto paura di giocare a due tocchi, anche in verticale. La rete del 2 a 0 non è stata casuale ma la ciliegina sulla torta di una partita gestita in maniera intelligente. Devastante sulla sinistra Filip Kostic, che ha abbinato corsa e qualità, mentre un po’ deludente si è rivelato Fabio Miretti: la giovane promessa di questo inizio di stagione ha cominciato in maniera fin troppo leggera, e non è riuscita a trovare gli spazi giusti.
Fin troppo impreciso. E l’attacco? Tutto sulle spalle di Milik, che però non è stato autore della sua prestazione migliore, forse anche a causa di un eccessivo isolamento.
Inter, i migliori e i peggiori
Passiamo all’Inter, dove Onana ha preso due reti: forse imparabili, ma da un fuoriclasse ci si aspetta anche l’imparabile. Tutta la retroguardia nerazzurra, però, è stata in crisi, a cominciare da Stefan De Vrij, spesso disturbato da Milik in fase di impostazione. Sulla rete di Rabiot, però, l’olandese era molto in ritardo, ma anche in occasione degli altri due gol (uno dei quali annullato) l’ex laziale ha dimostrato di non essere in forma. Poco sicuro Milan Skriniar, spesso fuori posizione, mentre Barella non ha avuto la capacità di vincere il duello con Kostic nell’azione che ha portato alla prima rete dei bianconeri.
I numeri dicono che l’ex centrocampista del Cagliari ha perso ben 20 palloni: troppi, soprattutto in un big match. Male anche Denzel Dumfries, che si è mangiato l’occasione che avrebbe potuto far svoltare la gara o forse addirittura la stagione interista. Bravo invece Calhanoglu, che non ha avuto problemi a gestire la marcatura a uomo di Miretti, con una prestazione di personalità e di corsa.