Anna Pezzetta, vice campionessa nazionale di pattinaggio, ha rivelato molti aspetti di sé in un’intervista che ha concesso a Skating Score. La giovane atleta ha raccontato di essere dispiaciuta per non poter sfruttare la possibilità di gareggiare con le avversarie russe, anche se questo aspetto è comunque positivo dal punto di vista dello spettacolo, dal momento che i risultati saranno più imprevedibili.
Dopo aver ottenuto la seconda posizione a Dortmund, Anna è arrivata terza alla Challenge Cup di Tilburg. La sua ottima stagione è continuata, poi, con la Egna Spring Trophy e con la seconda posizione agli Italiani Assoluti. Da registrare anche il tredicesimo piazzamento dei Mondiali Junior.
Insomma, i risultati conquistati sono più che positivi, e non a caso Pezzetta si è detta felice di ciò, per quanto ci siano state delle occasioni in cui si sarebbe potuta comportare meglio. Quando la situazione si è messa male, la colpa è stata di una gestione non adeguata delle emozioni.
I Mondiali Junior e le pattinatrici russe
La rassegna dei Mondiali Junior è stata caratterizzata dalla mancanza di tutti i pattinatori russi, con conseguenze facili da immaginare. A causa di queste assenze, infatti, tanti altri atleti hanno avuto l’opportunità di scendere in gara.
Magari ciò ha comportato un livellamento della competizione, anche se al tempo stesso è cresciuta la suspense per il podio. La pattinatrice azzurra, comunque, si è detta dispiaciuta per non avere avuto l’opportunità di osservare dal vivo gli atleti russi e sfidarli sul ghiaccio.
La carriera di Anna Pezzetta
Anna Pezzetta ha cominciato a pattinare all’età di cinque anni a Bolzano, dove ha frequentato corsi di avviamento a questo sport. Era quello il periodo in cui venivano trasmesse le Olimpiadi di Sochi in tv: le pattinatrici viste in televisione hanno fatto scattare nella piccola Anna il desiderio di imitarle.
A quel punto la giovane è passata alla Young Goose Academy di Egna: non è passato molto tempo prima che cominciassero i veri allenamenti da atleta. E anche la vita quotidiana è cambiata di conseguenza, con la sveglia puntata alle sei e mezza del mattino. Dopo una buona colazione, il viaggio tra Bolzano ed Egna, per una distanza di circa 25 chilometri.
Quindi le sessioni di allenamento, con ghiaccio e off-ice. Alle due e mezza del pomeriggio, fine dell’allenamento e scuola nel pomeriggio: liceo linguistico a Egna, poi ritorno a casa.
