Mercato Inter: alla fine Skriniar è rimasto

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Come è andato il mercato dell’Inter? È la domanda che si pongono tutti i tifosi nerazzurri al termine di una sessione estiva che ha fatto vivere emozioni degne delle montagne russe, con un continuo saliscendi tra partenze annunciate e poi annullate, problemi economici e arrivi che non si sono mai verificati (dice niente il nome di Bremer?).

C’è chi ha definito quello interista come il mercato della resistenza, e in effetti la sensazione è che Marotta e Ausilio si siano cimentati in una battaglia in cui non si è ben capito se gli Zhang fossero alleati o nemici. È stata un’estate quasi passata in trincea, ma finalmente i tifosi e Simone Inzaghi possono essere fiduciosi per il futuro e non devono tremare per la paura di cessioni clamorose.

D’altra parte le competizioni da affrontare sono tre, e in almeno due di queste l’Inter è favorita; peccato per i sorteggi del girone di Champions League, ma questa non deve essere una scusa per alzare bandiera bianca ancora prima di giocarsela.

La situazione di Skriniar

A far tremare le vene e i polsi dei tifosi interisti era stato, in questa estate turbolenta, un certo Milan: non il club dei cugini freschi vincitori di scudetto, ma il più amato Skriniar, che per lungo tempo è sembrato sul punto di preparare le valigie per salutare tutti e andare al Paris Saint Germain. Lo scippo del difensore slovacco era paventato da molti, al punto che la Curva aveva addirittura pianificato un sit in di protesta in viale della Liberazione a Milano, sotto la sede del club.

Alla fine tutto è andato per il verso giusto, e l’assalto dei transalpini a Skriniar non ha avuto esito positivo, almeno per il momento. Tuttavia c’è poco da stare tranquilli, perché all’orizzonte si profila una battaglia non meno estenuante, vale a dire quella per il rinnovo del contratto: sarebbe una beffa essere riusciti a trattenere il giocatore rifiutando decine di milioni di euro per poi vederlo partire a parametro zero. La sensazione è che il Paris Saint Germain non si sia rassegnato e che entro breve possa sferrare un nuovo attacco, convincendo Milan a suon di milioni. 

Marotta, dal canto suo, deve fare i conti – in senso letterale – con i vincoli imposti dalla proprietà per ciò che riguarda il monte ingaggi, ma ha voglia di proporre a Skriniar un rinnovo impossibile da rifiutare.

Non solo Skriniar

Ma non di solo Skriniar è vissuto il mercato estivo nerazzurro. Gli arrivi hanno consentito di innalzare gli standard di qualità della panchina, con riserve di lusso come Asllani e Acerbi, che è giunto alla fine del mercato ritrovando Simone Inzaghi, che aveva già avuto modo di allenarlo alla Lazio. E stiamo parlando, in ogni caso, di un giocatore che è nel giro della Nazionale.

Fra le seconde linee c’è spazio anche con Mkhitaryan, già rimpianto dai tifosi della Roma: ci sono dubbi solo a proposito della sua tenuta fisica, ma a livello di prestazioni e qualità non si possono nutrire preoccupazioni. In più, è andato via Sanchez, e così il club si è alleggerito di un ingaggio abbastanza pesante.

Big Rom

È chiaro, però, che il protagonista del mercato interista è stato Romelu Lukaku, tornato a Milano dopo una stagione non troppo esaltante al Chelsea. L’inizio di campionato del belga è stato contraddistinto da luci e ombre, e la sensazione di qualche addetto ai lavori è che il giocatore sia un po’ appesantito: non a caso Conte controllava il suo peso ogni giorno.

Farà così anche Inzaghi? Per adesso Lukaku è fermo ai box a causa di una distrazione muscolare che gli ha fatto saltare la partita con la Cremonese e gli impedirà di giocare per un altro mese. Quindi, Inzaghi deve già rivedere i suoi piani.

Senza Perisic cambia l’Inter

Il belga è chiamato a integrarsi nel 3-5-2 di Simone Inzaghi, senza dubbio diverso rispetto alle idee tattiche di Conte. E a proposito di 3-5-2, sulla fascia sinistra non ci sarà più spazio per Ivan Perisic e per la sua strabordante forza fisica.

Al posto del croato già a gennaio era arrivato Robin Gosens, che però nella seconda parte della scorsa stagione ha visto il campo in ben poche occasioni. Non a caso il tedesco sembrava in procinto di andare via; alla fine è rimasto, ma le sue performance non possono essere paragonate a quelle di Perisic, sia in termini di assist, sia a livello di recuperi difensivi.

Fra gli altri acquisti, vanno segnalati Onana e Bellanova, anche se forse l’operazione che ha destato più scalpore nel mercato nerazzurro è stata quella che ha riguardato un giocatore pressoché sconosciuto ai più. Stiamo parlando, ovviamente, della cessione al Chelsea di Casadei, che ha fruttato al club una ventina di milioni, proprio come quella di Pinamonti.

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