Il sogno non è durato: dopo il successo clamoroso contro la Serbia, la Nazionale italiana ha perso ai quarti di finale dei Campionati Europei di basket contro la Francia. La sconfitta è arrivata ai supplementari, ma ciò non basta per lenire l’amarezza di aver mancato il traguardo della semifinale.
Gli azzurri hanno disputato un ottimo secondo tempo, che però non è stato sufficiente a chiudere la gara entro i tempi regolamentari. Nell’extra time, poi, i transalpini hanno avuto la meglio.
La gara
La gara, disputata a Berlino, è iniziata alle 17.15, con l’arbitraggio del bosniaco Zurapovic, del serbo Glisic e del lettone Kozlovskis. Gli azzurri si presentano alla palla a due sulla scia dell’entusiasmo scaturito dopo la vittoria contro la Serbia e le scene clamorose di coach Pozzecco, mentre la Francia negli ottavi ha battuto la Turchia.
E non è un match come tutti gli altri visto che la Francia e l’Italia sono le squadre che hanno conseguito più vittorie nella storia della manifestazione: 161 per l’Italia e 163 per la Francia. La sfida prende il via con una tripla di Fournier a cui risponde Polonara in schiacciata.
I francesi, però, partono subito bene e in breve arrivano già sul punteggio di 11 a 4, complice un attacco azzurro che appare fin troppo contratto. Tarpey mette a segno il +9 in penetrazione, e tanto basta a Pozzecco per chiamare il primo time out.
Azzurri in crisi nel primo quarto
L’Italia fa fatica a raggiungere il ferro a causa di una difesa avversaria a dir poco arcigna; ci prova Spissu, eroe della partita contro la Francia, a dare la scossa, con una tripla che sembra essere il segnale di una rimonta iniziale.
I transalpini fanno circolare bene la palla e Gobert sa concludere come si deve; finalmente anche Fontecchio interrompe la carestia in attacco e inizia a reagire anche in difesa. Eppure i galletti sono sempre avanti, complici due tiri da tre che regalano un vantaggio più rassicurante.
Dall’angolo reagisce Luigi Datome, e il primo quarto si chiude proprio con una bomba del capitano azzurro: è 27 a 20 per una Francia in stato di grazia, con 6 su 8 da tre.
Il secondo quarto
Il secondo quarto inizia sulla falsariga del primo, e non è sufficiente una stoppata di Datome a dare la carica. I vice-campioni olimpici lasciano l’Italia dietro soprattutto per merito di Huertel, che pare essere un cecchino infallibile, mentre fra gli azzurri Ricci dà il meglio di sé in attacco e Biligha sembra un leone per come lotta su ogni pallone.
Prima Luwawu Cabarrot e poi Fontecchio ravvivano il match, mentre Spissu va a segno dall’arco. I francesi si distraggono e perdono qualche pallone di troppo: così gli azzurri si rifanno sotto a meno 4 grazie a Polonara. Ci pensa Yabusele a rimettere le cose a posto, ma i francesi danno spettacolo anche con un alley-oop di Gobert. Alla fine, dopo Melli in schiacciata, si torna negli spogliatoi sul 38 a 31 per la Francia.
Il terzo quarto
Al ritorno in campo arrivano i primi punti per Tonut, che però non sembra mai in grado di trovare la continuità di cui avrebbe bisogno. La Francia tocca il +10 grazie a Gobert che segna in post basso, ma è una schiacciata di Polonara a far capire che gli azzurri non hanno intenzione di arrendersi.
Sia Melli che Fontecchio attaccano il canestro con lo spirito giusto, ma il problema è che da tre la Francia non sbaglia un colpo, o quasi. Tutto finito, dunque? Nemmeno per sogno, perché il gruppo di Pozzecco non ha la minima intenzione di arrendersi, anche grazie alla forza di Pajola. Con Datome si arriva al meno 1 grazie a una tripla, e così la Francia non può che rifugiarsi nel time out.
Gli azzurri passano in vantaggio per la prima volta nel match con Mannion in uno contro zero, mentre la difesa italiana sembra aver preso le misure e costringe Fournier a faticare più del dovuto. Alla fine il terzo quarto si conclude con l’Italia in vantaggio di 6, grazie a ben 31 punti segnati, gli ultimi 3 per mano di Polonara.
Il quarto quarto
Si ricomincia con l’inerzia della partita che è evidentemente cambiata, ma ciò porta gli azzurri a sedersi sugli allori. L’Italia all’inizio si destreggia bene in difesa e Ricci ne raccoglie i frutti, ma poi gli azzurri sciupano due occasioni e vengono puniti da Huertel e Gobert. Così si torna sul 61 a 64, e la gara appare tutt’altro che finita.
Dall’arco Spissu dà la carica, ma poco dopo Huertel lo imita, e infine Fontecchio crea un altro arcobaleno. La tensione cresce sul punteggio di 70 a 64, mentre Melli commette il suo quarto fallo: l’Italia ha raggiunto il bonus. Si arriva agli ultimi 3 minuti di partita con la Francia che è dietro di un solo possesso. Un rimbalzo in attacco di Spissu gli consente di andare in lunetta, e l’Italia vola sul +7 grazie a Fontecchio.
Ma è solo una magica illusione, perché ci pensa Gobert a riportare sotto i transalpini. A Spissu viene fischiato un tecnico, piuttosto dubbio, per simulazione. Fournier, lo stesso Spissu e poi Tarpey bucano i canestri. Quando mancano 19 secondi, l’Italia è sul +2 e ha il pallone in mano, con Fontecchio che subisce fallo. L’azzurro però fallisce tutti e due i liberi, e l’Italia viene punita dal pareggio di Huertel.
I supplementari
Dopo essere stati a un passo dal sogno, gli azzurri subiscono il contraccolpo, e i supplementari volano via lisci come l’olio per la Francia. Huertel riesce ad arrivare al ferro senza difficoltà e la stazza di Gobert e compagni si fa sentire.
Si arriva all’ultimo minuto con l’Italia sotto di 4, e a quel punto non c’è più storia: gli ultimi tiri liberi di Tarpey regalano il definitivo 93 a 85 per la Francia. Coach Pozzecco ci rimane male e adesso inizieranno i processi: contro la Serbia l’Italia aveva vinto grazie a lui?