I favori del pronostico erano tutti per il Barcellona, ma alla fine l’Inter ce l’ha fatta: i nerazzurri hanno battuto i catalani nella terza giornata del girone C di Champions League e ora si trovano al secondo posto, a quota sei punti, dietro al Bayern Monaco.
Il successo è arrivato grazie a una rete di Calhanoglu giunta poco prima del riposo: un gol che ha fatto esplodere San Siro e che poi nella ripresa è stato difeso strenuamente da tutta la squadra.
Una partita di grande cuore, quella offerta dal gruppo di Simone Inzaghi: fatica e grinta hanno consentito a Darmian e compagni di conquistare tre punti insperati. Con qualche brivido di troppo, come il gol del pari di Pedri che è stato annullato dal Var e un evidente fallo di mano commesso da Dumfries in area che non è stato sanzionato con un calcio di rigore a favore del Barça.
Ma non c’è troppo tempo per festeggiare e per sedersi sugli allori, visto che il ritorno al Camp Nou è già in programma per la settimana prossima: e si può scommettere sul fatto che i ragazzi di Xavi faranno di tutto per riscattarsi.
Un successo importante
Quel che è certo è che quello che è stato ottenuto ieri sera dall’Inter è stato un successo davvero importante, soprattutto perché è arrivato nel contesto di un momento di crisi abbastanza forte: forse il periodo più difficile per la squadra nerazzurra nel corso degli ultimi tre anni.
Ma almeno per una notte le preoccupazioni sono state messe da parte, e Onana e gli altri ragazzi scesi in campo hanno consentito ai supporter milanesi di festeggiare. Simbolo della vittoria è stato Hakan Calhanoglu: il turco è stato scelto, al posto del giovane Asllani, per rivestire il ruolo di regista e impostare il gioco davanti alla difesa, in una posizione molto più arretrata rispetto a quella in cui è abituato a giocare di solito.
Una decisione che, alla fine dei conti, si è rivelata vincente e che si è concretizzata in tre punti molto pesanti: merito del tiro dal limite dell’area scagliato dall’ex milanista nel recupero del primo tempo, con il pallone che è finito là dove Ter Stegen non è riuscito ad arrivare. E a quel punto il Meazza è esploso. Tripudio, uno dei tanti momenti di gioia in una serata che non è eccessivo definire esaltante.
La partita
Va detto che il match non era iniziato nel migliore dei modi per i nerazzurri, che si erano resi protagonisti di un avvio quasi bloccato e soprattutto infarcito di ansia. Con il passare dei minuti, però, la squadra di Inzaghi è riuscita a sciogliersi e si è dimostrata in grado di giocare alla pari contro la capolista del campionato spagnolo.
Dopo un rigore reclamato e non concesso, i nerazzurri hanno dovuto fare i conti con la rete di Correa annullata, ma alla fine sono riusciti a passare in vantaggio con Calhanoglu. Poi il secondo tempo è stato di pura sofferenza, ma era inevitabile che andasse così. Brividi lungo la schiena dei tifosi in seguito al palo colpito da Dembelè, e poi per fortuna ci è voluta la Var per dire no alla rete di Pedri. Positiva la prestazione di Onana, preferito ad Handanovic: sembra proprio che Inzaghi voglia riservare al portiere sloveno solo le partite di campionato per far giocare in Champions il nuovo acquisto.
Adesso la qualificazione al prossimo turno di Champions non è più un miraggio: sei punti sono un buon modo per cominciare, ma c’è ancora il girone di ritorno da affrontare.
La cronaca
Inzaghi ha schierato la difesa a tre con Bastoni, de Vrij e Skriniar, mentre in attacco si è affidato a Correa, che però all’inizio del secondo tempo è stato sostituito da Dzeko, e a Lautaro Martinez. Già al settimo minuto i nerazzurri hanno tentato di rendersi pericolosi con Calhanoglu, che dalla lunga distanza ha scagliato un tiro molto potente di destro che ha costretto alla parata Ter Stegen, riuscito non senza difficoltà a far andare il pallone fuori.
Al 29esimo, poi, la rete di Correa che è stata annullata: l’ex laziale si è presentato solo davanti a Ter Stegen, lo ha dribblato e infine ha insaccato a porta vuota. Tuttavia Correa era partita dietro la difesa catalana, e quindi la rete si è rivelata inutile. Al 47esimo del primo tempo, la rasoiata di Calhanoglu che ha consentito all’Inter di andare al riposo sull’1 a 0.
Nella ripresa, il palo di Dembelè al sesto minuto, complice la parata di Onana. Lo stesso Dembelè si è reso pericoloso sulla destra al 67esimo minuto, crossando un pallone che Onana ha respinto in modo discutibile. Pedri ha insaccato a porta vuota, ma per fortuna Ansu Fati aveva toccato la palla con la mano. Benedetto il Var!