Napoli in testa alla classifica di Serie A da solo: è questo il verdetto più importante di una giornata di campionato che è stata a dir poco spettacolare grazie ai tanti gol che sono stati segnati sui vari campi.
Ma ci sono anche altri responsi da valutare: la terza vittoria di seguito del Monza, con l’en plein del nuovo allenatore Palladino; la crisi della Juventus, di gioco oltre che di risultati; una lotta per la salvezza sempre più interessante; il nuovo infortunio subìto da Dybala nella partita contro il Lecce. Insomma, le emozioni non sono mancate di certo.
Napoli: tutto facile con la Cremonese
Allo Zini di Cremona, gli uomini di Spalletti non hanno incontrato troppe difficoltà contro i padroni di casa. Andati in vantaggio con un calcio di rigore messo a segno da Napolitano, gli azzurri hanno dovuto fare i conti con il pareggio di Dessers ma poi hanno riportato la partita sui binari giusti grazie alle reti del solito Simeone, di Lozano e della novità Olivera.
Dopo la goleada di Champions League, dunque, Zielinski e compagni realizzano un poker che regala la vetta della classifica. La nona giornata porta un vantaggio di 2 punti sull’Atalanta, fermata sul pari dall’Udinese. Ottavo successo di seguito per Spalletti tra Serie A e Champions League, con una squadra che in classifica corre tanto quanto sul campo.
Va detto che la Cremonese non è stata spettatrice impassibile, ma in più fasi del match ha dato del filo da torcere al Napoli. Alla fine, però, la superiorità tecnica è emersa, e la differenza l’hanno fatta fra l’altro le giocate dei singoli.
Spalletti ha indovinato le sostituzioni, e la sua rosa ha messo in evidenza la capacità di segnare in tanti modi differenti, seguendo spartiti diversi in base al tema tattico. Spalletti all’inizio ha schierato una linea mediana composta da Anguissa, da Lobotka e da Ndombele, mentre in attacco il tridente era formato da Raspadori, da Politano e da Kvaratskhelia. Alvini, dall’altra parte, a proposto Dessers unica punta sostenuto dal terzetto formato da Zanimacchia, Felix e Quagliata.
È stato il Napoli a tenere in mano le redini del match e a costruire le trame di gioco più significative, spingendo sulle fasce e con una evidente padronanza di palleggio. Alla fine, dunque, tre punti per gli azzurri, mentre la Cremonese si trova per il momento in zona retrocessione.
Spettacolo e tanti gol tra Udinese e Atalanta
Fino a ieri pomeriggio, a condividere la vetta della classifica con il Napoli era l’Atalanta: i nerazzurri, però, sono stati fermati sul pareggio alla Dacia Arena dalla sorpresa di questo inizio di campionato.
L’Udinese di Sottil ha patito lo svantaggio giunto con le reti di Looman e di Muriel, ma si è rifatta recuperando grazie a un calcio di punizione di Deulofeu e al gol di Perez. 2 a 2 il risultato finale, ed entrambe le squadre hanno buoni motivi per recriminare: gli uomini di Gasperini devono dire addio al primato, mentre l’Udinese arresta il filotto di sei successi di fila. Da segnalare la curiosa – ed errata – ammonizione subìta da Lookman dopo il primo gol. Il giocatore ha esultato con la sua tipica mimica che vuole raffigurare un uomo che osserva (Lookman, come recita il suo cognome), ma l’arbitro Doveri non l’ha capito e ha pensato che si trattasse di una provocazione nei confronti della tifoseria friulana.
Cartellino giallo, quindi, nonostante le proteste del giocatore e di Gasperini. In ogni caso alla Dacia Arena le emozioni non sono mancate, per quello che era a tutti gli effetti uno scontro di alta classifica. I rimpianti maggiori sono evidentemente per l’Atalanta, andata in vantaggio di due reti e poi incapace di conservare il tesoretto. Gasperini, alla 300esima panchina con i bergamaschi, avrebbe preferito festeggiare con i tre punti.
Onore e merito ai bianconeri, comunque, che nonostante il doppio svantaggio non hanno mai smesso di crederci. Il match è stato deciso forse dai cambi di Gasperini, che poco prima di metà ripresa ha tolto Lookman e Muriel, che fino a quel momento erano stati i migliori, inserendo al loro posto Malinovsky e Hojlund.
Con il senno di poi una scelta sbagliata, mentre più azzeccati sono sembrati i cambi di Sottil. Alla fine, pareggio e un punto per uno.
Milan, che vittoria contro la Juve
Il big match della giornata si è comunque disputato sabato sera: in un San Siro tutto esaurito, il Milan ha battuto per 2 a 0 una Juventus che ha dimostrato di essere in partita solo per i primi venti minuti. Partita contrassegnata da episodi arbitrali discutibili, con Orsato protagonista in negativo: prima per un calcio di rigore non assegnato al Milan per fallo di mano di Vlahovic, poi per il fallo su Cuadrado non visto nell’azione che ha portato al calcio d’angolo da cui i rossoneri hanno segnato il primo gol.
Ma di certo i bianconeri non possono attribuire alla direzione arbitrale le cause della sconfitta, e Allegri è finito ancora una volta sul banco degli imputati per una squadra che non ha mai dimostrato vigore e forza. Dalla parte del Milan, oltre al primo gol di Tomori (per lui due reti in Serie A, entrambe messe a segno contro la Juve), da segnalare la rete di Brahim Diaz, che è stato schierato titolare da Pioli al posto di un De Ketelaere che in Champions League contro il Chelsea aveva deluso e non poco.
Il belga comunque è entrato nella ripresa, facendosi notare per diverse buone giocate: un barlume di speranza per i tifosi rossoneri. Dal lato della Juve, nel mirino anche Bonucci, accusato di aver lasciato scappare Diaz in occasione della seconda rete, che per altro è nata da un passaggio sbagliato di Vlahovic.
Ora i primi dubbi iniziano ad addensarsi anche sulla punta serba, che ha sul groppone una spada di Damocle non indifferente: i 90 milioni di euro che i bianconeri hanno speso a gennaio per comprarlo.
Le altre di A
Per quel che riguarda le altre partite di Serie A, ieri sera la Roma ha sconfitto a fatica il Lecce neo-promosso di Baroni: in vantaggio con Smalling, i giallorossi pur in superiorità numerica si sono fatti raggiungere da Strefezza, ma nella ripresa sono riusciti a tornare in vantaggio con un calcio di rigore di Dybala. 2 a 1 il risultato finale, ma la brutta notizia per Mourinho è l’infortunio proprio della Joya, che nel calciare il penalty ha avvertito un dolore alla coscia sinistra; oggi gli accertamenti clinici.
Nel pomeriggio, il Monza ha sconfitto per 2 a 0 lo Spezia al Brianteo in uno scontro diretto per la salvezza. Per i biancorossi si tratta del terzo successo di seguito, dopo quelli ottenuti contro la Sampdoria e contro la Juventus, e ora la classifica si fa più rassicurante, con 10 punti. In attesa del posticipo di questa sera tra Fiorentina e Lazio che concluderà la nona giornata di campionato, resta da segnalare il successo della Salernitana contro il Verona, con i gialloblù che ora intravedono lo spauracchio della retrocessione.
La Samp del nuovo allenatore Stankovic ha pareggiato per 1 a 1 in casa del Bologna; sullo stesso risultato si è concluso il match tra Torino ed Empoli.