La semifinale con il Brasile è l’ultimo ostacolo che separa la Nazionale italiana di volley femminile dalla finale dei Mondiali, con la speranza di un clamoroso bis dopo l’oro iridato conquistato poche settimane fa dai maschi.
L’appuntamento è alla Omnisport Arena di Apeldoorn, nei Paesi Bassi, dove le azzurre di coach Mazzanti sfideranno il gruppo di Ze Roberto. La partita sarà visibile in televisione in chiaro su Raitre, ma anche su Now Tv e su Sky Sport Arena, oltre che in streaming su RaiPlay.
Un percorso perfetto
L’Italia arriva a questa semifinale dopo aver sconfitto ai quarti di finale la Cina, mentre le verde oro sono reduci da una rimonta a dir poco straordinaria messa in atto ai danni del Giappone. Le sudamericane, infatti, erano sotto per 2 set a 0, avendo perso i primi due parziali entrambi per 25 a 18, ma poi contro le nipponiche si sono scatenate e hanno conquistato un accesso fra le prime quattro del mondo.
Una partita di orgoglio, con la scelta di Rosamaria Montibeller nel ruolo di opposto che ha avuto un impatto devastante sull’esito di un match che a un certo punto pareva già finito.
Il precedente
Va detto che l’Italia e il Brasile si sono già incontrate in questi Mondiali, e alle azzurre non era andata molto bene: sconfitta al quinto set per 17 a 15 al termine di una partita in cui le italiane avevano sbagliato molto, come dimostrato dai 34 errori non forzati che avevano vanificato gli sforzi compiuti per due set.
L’Italia è al primo posto nel ranking mondiale FIVB, a quota 390 punti, mentre il Brasile è in seconda posizione, con 384 punti. Ma le sfide nelle sfide sono davvero tante: per esempio il duello fra Gabi ed Egonu, che poi saranno compagne di club in Turchia, nel VakifBank Istanbul che è allenato da Giovanni Guidetti.
Lo stesso Guidetti è anche ct della Turchia che è stata sconfitta dagli Stati Uniti per 3 a 0 e così è stata eliminata dal torneo. Di certo quella tra il Brasile e l’Italia sarà una partita piena di spettacolo.
Il calendario delle azzurre
Il Mondiale dell’Italia è iniziato il 24 settembre con una facile vittoria ottenuta contro il Camerun per 3 a 0, ed è proseguito due giorni dopo con un altro 3 a 0 senza storia, conquistato contro Porto Rico.
Il primo set lasciato per strada è arrivato il 27 settembre, nella vittoria per 3 a 1 contro il Belgio, mentre il 29 settembre Egonu e compagne hanno sconfitto senza troppe difficoltà per 3 a 0. Il 2 ottobre, poi, ecco il successo per 3 a 1 contro i Paesi Bassi, che ha preceduto il ko contro il Brasile di cui abbiamo parlato in precedenza.
Ma è stato solo un piccolo incidente di percorso, perché poi le ragazze di Mazzanti si sono rifatte contro il Giappone, vincendo per 3 a 1. Tutto facile anche contro l’Argentina, con le sudamericane che sono state battute per 3 a 0. L’8 ottobre è andato in scena il primo dei due scontri con la Cina: 3 a 0 il primo, 3 a 1 il secondo. Insomma, Brasile a parte, l’Italia non ha mai fatto troppa fatica contro le avversarie che ha incontrato fino a questo momento.
Chi sono le azzurre impegnate ai Mondiali
Sono 14 le ragazze che fanno parte della squadra di Mazzanti. Nel ruolo di libero sono state convocate Monica De Gennaro ed Eleonora Fersino, che indossano rispettivamente le maglie di Conegliano e di Novara.
Come palleggiatrici, invece, la scelta è caduta su Alessia Orro, che gioca a Monza, e su Ofelia Malinov, che difende i colori di Scandicci. Le opposte sono due: la già citata Paola Egonu, impegnata a Istanbul, e Sylvia Nwakalor, che gioca in Italia, a Firenze. Il club più rappresentato è Novara: oltre a Fersino, ci sono anche la schiacciatrice Caterina Bosetti e le centrali Anna Danesi, Cristina Chirichella e Sara Bonifacio.
Il pacchetto di centrali è completato da Marina Lubian, di Conegliano, mentre tra le schiacciatrici ci sono anche Miriam Sylla, Elena Pietrini e Alessia Gennari, che in Italia giocano rispettivamente a Monza, a Scandicci e a Conegliano.
Chi vincerà?
Non va dimenticato che le azzurre sono campionesse d’Europa in carica. Un ulteriore motivo di interesse per appassionarsi alla sfida in programma nei Paesi Bassi, anche perché il Brasile è medaglia di argento ai Giochi Olimpici di Tokyo 2021. Quel che è sicuro è che si tratta di uno scontro che non ammette rivincite: come dire, dentro o fuori, sapendo che la vincitrice dovrà fare i conti con la Serbia.
Chi perderà, invece, troverà sul proprio cammino gli Stati Uniti per ottenere una comunque onorevole medaglia di bronzo. Gli esperti sono concordi nel ritenere che la partita non ammette pronostico ed è aperta a qualsiasi tipo di risultato; comunque sarà equilibrata e avvincente, ad alto tasso di adrenalina e di spettacolo.
Come arrivano le due squadre al match
Come abbiamo detto, lo scontro diretto della scorsa settimana, in occasione della seconda fase a gironi, è stato vinto dal Brasile, che ha conquistato il successo al tie break, per di più ai vantaggi: ennesima dimostrazione, come se ce ne fosse bisogno, del costante equilibrio. L’Italia, dal canto suo, aveva vinto la partita di 3 mesi fa in Nations League.
Nei quarti Bosetti e compagne si sono sbarazzate con relativa facilità della Cina, mentre le sudamericane hanno sofferto più del previsto contro le sorprendenti giapponesi. È chiaro che il team di Mazzanti è in cerca di una rivincita, ma per raggiungere questo obiettivo è indispensabile disputare una partita perfetta sotto tutti i punti di vista e soprattutto a elevata densità.
Ciò vuol dire, fra l’altro, spingere al servizio e al tempo stesso essere il più possibile precise negli attacchi, anche per provare a mettere in crisi una squadra ben rodata come quella brasiliana.
In campo
Ovviamente tutto il peso dell’attacco è sulle spalle di Paola Egonu, che dovrà essere sostenuta a dovere da Caterina Bosetti e Miriam Sylla. Ma se le azzurre vorranno ottenere il passaggio in finale non potranno prescindere dalle difese di Monica De Gennaro e nemmeno dai muri di Anna Danesi, così come si rivelerà cruciale la regia di Alessia Orro.
Ma quali sono le avversarie da temere nell’altro campo? Ovviamente Gabi, schiacciatrice che già durante la fase a gironi ha messo in mostra il proprio valore e ha causato più di un grattacapo a Mazzanti. Ma non è da meno la centrale Carol, che in questo momento è in testa alla classifica del numero di muri vincenti nel corso del Mondiale.
Detto che Tainara è a dir poco imprevedibile, rimangono da citare la solidità del libero Natinha e la regia di Fernanda Macris, ma anche quella Rosamaria Montibeller di cui abbiamo parlato in precedenza, che è una riserva di qualità che poche squadre al mondo si possono concedere. I precedenti dicono che il Brasile è nettamente avanti negli scontri diretti, ma per fortuna si gioca sul taraflex e non facendo i conti con le statistiche del passato.
Quindi ora la palla passa al campo, con la speranza di ottenere un bis iridato che avrebbe qualcosa di unico.