Champions Italiane: Spettacolo Napoli, grande Inter ma che rammarico!

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Sette gol in due sole partite: le italiane del mercoledì di Champions League riscattano le deludenti sconfitte della sera prima di Juve e Milan e regalano spettacolo in Europa. Merito del Napoli e dell’Inter, che seppur in modi diversi si sono ben comportate sul palcoscenico continentale. Il gruppo di Spalletti, con la quarta vittoria su quattro partite, ha già staccato il biglietto per gli ottavi di finali.

Anche gli uomini di Inzaghi hanno compiuto un piccolo passo verso la qualificazione al turno successivo, pur con il piccolo rammarico che vincendo il passaggio sarebbe stato aritmetico. Adesso, invece, sarà obbligatorio vincere almeno un’altra partita.

Inter, 3 a 3 con il Barcellona

I nerazzurri hanno pareggiato per 3 a 3 contro il Barcellona al Camp Nou nel quarto turno del girone C. Un pari per cui tutti avrebbero firmato alla vigilia, ma che a conti fatti si rivela quasi agrodolce. Inzaghi ha comunque diversi motivi per sorridere e sarà sufficiente sconfiggere i deboli cechi del Viktoria Plzen per festeggiare la qualificazione.

Anche se la partita della Juve con il Maccabi Haifa dimostra che niente è scontato. Le reti del match sono state segnate da Dembelè al 40esimo minuto, da Barella al 50esimo, da Lautaro Martinez al 63esimo, da Lewandowski all’82esimo, da Gosens all’89esimo e ancora da Lewandowski al 92esimo. Ma la partita non era ancora finita, perché in pieno recupero Asslani si è mangiato un gol che ha accresciuto le recriminazioni dei tifosi nerazzurri.

Rabbia e rammarico

Infine, per quanto paradossale possa sembrare, l’Inter ha lasciato il Camp Nou con un bel po’ di rabbia in corpo e soprattutto con una certa dose di rammarico: colpa della sensazione di essersi lasciati sfuggire un’occasione d’oro, o comunque non aver saputo cogliere al volo un’opportunità davvero preziosa.

Sia chiaro, l’Inter ha disputato una partita importante e degna di nota, soprattutto perché si è disputata in un ambiente che non è esagerato definire ostile. Ma i rimpianti non mancano, sia per l’ultimo pareggio di Lewandowski, sia per lo sbaglio terribile di cui si è reso protagonista Asslani di fronte a ter Stegen: sarebbe stato un 4 a 3 clamoroso, e invece adesso l’Inter deve lottare ancora per prendersi la qualificazione.

Le scelte di Inzaghi

Quella che si è presentata in Catalogna è stata un’Inter coraggiosa, e in effetti questo atteggiamento ha dato risultati più che apprezzabili. Importanti le scelte di Inzaghi dal punto di vista della formazione, con una difesa bassa che faceva da preludio a ripartenze veloci e soprattutto al pressing sulla trequarti.

Il risultato è stato di puro godimento per gli appassionati di calcio, perché la partita è stata più che gradevole, con continui ribaltamenti di fronte e occasioni da gol da una parte e dall’altra. Tanta velocità, con i palleggiatori del Barcellona che hanno avuto spesso la sfera tra i piedi ma senza riuscire a incidere. I nerazzurri, però, non hanno fatto da spettatori.

 Anzi, sono stati i primi ad andare vicini al vantaggio, al 17esimo con una traversa colpita da Dzeko e in seguito con una ripartenza in superiorità numerica che però Dumfries non è stato bravo a concretizzare.

Sei gol e tanto spettacolo

Negli ultimi 15 minuti del primo tempo il Barcellona ha aumentato la pressione, con risultati concreti: assist di Sergi Roberto e rete di Dembelè dopo una giocata magica di Raphinha. A quel punto sono stati tanti i tifosi nerazzurri che hanno iniziato ad avvertire brividi lungo la schiena, ma il gruppo di Inzaghi nella ripresa ha sorpreso tutti.

Infatti i nerazzurri nel secondo tempo hanno messo in mostra un atteggiamento ancora più convinto, approfittando degli spazi lasciati dai catalani. Così al 50esimo minuto sugli sviluppi di una rimessa laterale Barella è stato imbeccato da Bastoni con un assist di fantastica precisione: l’ex Cagliari ha insaccato alle spalle di ter Stegen, gelando un pubblico del Camp Nou fino a quel momento indiavolato. Al 63esimo è arrivato addirittura il vantaggio interista, con Lautaro pescato da Calhanoglu che si è liberato della marcatura di Garcia e poi ha messo in rete, favorito da un doppio rimbalzo sui due pali. Il finale è stato clamoroso: il 2 a 2 è arrivato su rete di Lewandowski, anche se in realtà si dovrebbe parlare di autorete di Bastoni.

In quel momento l’inerzia della gara sembrava tutta dalla parte degli azulgrana, ma non era così: e infatti Gosens ha realizzato il 3 a 2 su assist niente meno che di Onana. Mentre già si sognava la qualificazione diretta agli ottavi, ecco il 3 a 3 del polacco.

Napoli, la missione è compiuta

Non ci sono più parole, ormai, per definire il Napoli stratosferico di questo inizio di stagione non solo in Italia ma anche in Europa.

Diciassette reti segnate nelle prime quattro partite di Champions League danno l’idea della portata di questa squadra. Il 4 a 2 contro l’Ajax, dopo i 6 gol realizzati all’Amsterdam Arena, regala la qualificazione agli ottavi di finale: non potrebbe che essere così con l’en plein di 12 punti su 12 disponibili.

La partita è stata sbloccata già dopo 4 minuti da Lozano, che ha appoggiato di testa in rete, mentre poco dopo il quarto d’ora Raspadori ha segnato il 2 a 0 con un tiro molto forte all’incrocio. All’inizio del secondo tempo qualche preoccupazione per il colpo di testa di Klaassen che al 49esimo minuto ha segnato l’1 a 2, ma meno di un quarto d’ora dopo Kvaratskhelia ha rimesso le cose a posto su calcio di rigore. A sette dal termine altro rigore, questa volta per gli olandesi, realizzato da Bergwijn, prima del definitivo 4 a 2 di Osimhen.

Che squadra e che allenatore!

Ricordiamo che in Champions il Napoli oltre alle 10 reti rifilate all’Ajax ne ha segnate 3 ai Rangers e 4 al Liverpool. In tutta la competizione, oltre agli azzurri si sono già qualificati agli ottavi anche il Real Madrid e il Manchester City: una compagnia di lusso, non c’è che dire. Una situazione del genere forse a Napoli non si era mai vista, e buona parte è senza dubbio di mister Luciano Spalletti, esaltato anche dalla stampa internazionale.

Gli azzurri in questo momento giocano a memoria e possono contare anche su una condizione fisica eccellente, che ovviamente dovrà essere mantenuta anche nel resto della stagione. Di certo la qualificazione ottenuta in anticipo permetterà di affrontare le ultime due partite del girone con un dispendio di energie inferiore, sia dal punto di vista fisico che a livello nervoso.

Da qui all’inizio dei Mondiali, in effetti, in campionato i campani sono attesi da una serie di sfide di altissimo livello.

I migliori nel Napoli

Ma quali sono stati i giocatori del Napoli più bravi ieri sera? Al di là dei marcatori, tutta la squadra ha dato il meglio di sé entusiasmando gli spettatori dello stadio Maradona. Quello sciorinato dagli azzurri è stato un gioco al tempo stesso coraggioso e fortemente propositivo, messo in campo da attori in grado di accelerare i ritmi in caso di necessità.

Il ritorno di Osimhen è senza dubbio una buona notizia, ma si mentirebbe se si dicesse che qualcuno si era accorto della sua assenza. Il Napoli è un gruppo fortissimo.

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