È stata la partita del ritorno in campo di Romelu Lukaku, ma la sfida di Champions League tra Inter e Viktoria Plzen ha avuto un altro grande protagonista: Edin Dzeko.

Nel match del quinto turno della fase a gironi della massima manifestazione continentale il bosniaco, nonostante i 36 anni sulle spalle, è stato tra i migliori in campo: ovviamente per la doppietta realizzata, che ha consegnato a Simone Inzaghi una insperata qualificazione agli ottavi perfino con un turno di anticipo, ma anche per la prestazione complessiva, condita da assist e tunnel.

Insomma, l’ex punta del Manchester City è senza ombra di dubbio un prezioso punto di riferimento per il reparto offensivo interista.

Standing ovation per Dzeko

Quella sfoggiata da Dzeko è stata una performance davvero speciale, ed è per questo che quando è stato sostituito il bosniaco ha ricevuto una più che meritata standing ovation da parte del pubblico assiepato sugli spalti del Meazza.

Altrettanti applausi sono arrivati, poi, per Romelu Lukaku, assente dai campi per un infortunio che lo ha tenuto fermo per più di 60 giorni e che è tornato subito in gol pochi minuti dopo essere sceso sul prato di San Siro.

Le pagelle nerazzurre

Nella gara contro i cechi il reparto difensivo non è stato molto impegnato: Onana praticamente è stato spettatore, mentre Milan Skriniar non ha avuto troppe difficoltà nello svolgere un lavoro di ordinaria amministrazione.

Il Viktoria Plzen, già eliminato, non rappresentava certo un avversario impegnativo, e olo Francesco Acerbi si è reso protagonista di qualche svarione di troppo, che per fortuna non ha avuto conseguenze negative. Fra i migliori in campo senza dubbio Nicolò Barella, autore del lancio per Dimarco che ha propiziato la seconda rete nerazzurro.

Dopo le meritate critiche di inizio stagione, l’ex centrocampista del Cagliari è tornato protagonista: una buona notizia anche per la Nazionale.

Le prestazioni degli altri

Calhanoglu non è stato tra i più brillanti ma ha dato comunque il suo contributo. Decisivo, invece, si è rivelato Alessandro Bastoni, che ha effettuato il cross da cui è scaturito il primo gol di Mkhitaryan.

Dumfries e Asllani sono stati protagonisti di una prestazione senza lode e senza infamia, un po’ come Gagliardini, entrato quando ormai il risultato era già in ghiaccio. Molto bravo invece Federico Dimarco, che lungo la fascia ha fatto il bello e cattivo tempo.