È giunto come un fulmine a ciel sereno il ko che il Milan ha rimediato contro il Torino nel posticipo di domenica sera di Serie A. Stefano Pioli si è presentato ai microfoni di Dazn per commentare il match e ha parlato di una sconfitta che fa male, giunta a causa della scarsa lucidità messa in campo. Il tecnico dei rossoneri ha affermato che quella di Leao non è stata una delle sue migliori serate.

La sconfitta risulta ancora più pesante se si tiene conto del fatto che la Juve, l’Inter, il Napoli e l’Atalanta hanno vinto. A proposito degli uomini di Spalletti, Pioli ha sottolineato che gli azzurri stanno facendo una stagione straordinaria, anche se il campionato è ancora lungo.

Una sconfitta da mettere in archivio

Per fortuna dei tifosi milanisti adesso non c’è troppo tempo per rimuginare perché è già il momento di pensare alla Champions League: c’è una qualificazione ancora da conquistare.

Il Salisburgo è un avversario solo in apparenza abbordabile, ma già all’andata ha bloccato il Milan sul pareggio: e se è vero che una X sarebbe sufficiente a Tonali e compagni per raggiungere gli ottavi di finale, è altrettanto vero che contro gli austriaci servirà un atteggiamento diverso rispetto a quello che è stato messo in campo ieri sera.

La delusione di Pioli

Pioli non ha celato la propria delusione per il comportamento dei suoi ragazzi e soprattutto per il fatto che la striscia positiva della squadra si è interrotta. Il tecnico ha messo in evidenza la necessità di lavorare meglio, anche perché si attendeva una prestazione più convincente.

Le partite – queste le parole di Pioli – devono essere indirizzate con determinazione e qualità, due aspetti in cui i rossoneri hanno latitato, sia nella propria area che in quella del Torino.

La sostituzione di Rafael Leao: la spiegazione

Ha fatto discutere la sostituzione di Rafael Leao giunta già all’intervallo, e Pioli non ha lesinato una spiegazione accurata. L’allenatore ha spiegato di aver voluto cambiare inserendo giocatori con caratteristiche differenti.

Poi ha parlato anche del gioco di squadra in generale; sarebbe stato necessario palleggiare di più. Secondo Pioli, Leao non lo ha fatto, mentre Messias sì. Ma adesso non è più il momento delle recriminazioni, perché c’è un palcoscenico europeo da onorare, possibilmente con una prestazione più convincente rispetto a quella di ieri sera.